Tav e libertà. Lettera di Ascanio Celestini per Erri De Luca
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Tav e libertà. Lettera di Ascanio Celestini per Erri De Luca

Lettera aperta di Ascanio Celestini al Pm Rinaudo.<br>

Tav e libertà. Lettera di Ascanio Celestini per Erri De Luca
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redazione Modifica articolo

23 Settembre 2015 - 16.50


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di Ascanio Celestini.

Erri De Luca se ne va in galera?

È un bravo scrittore o un incitatore di violenti?

E quale peso hanno le parole?

E quanto ci si accanisce contro di esse per paura di confrontarsi con la realtà?

Qualche giorno fa scriveva “lunedì prossimo, 21 settembre, entra
l’autunno e io rientro nell’aula del processo” questo scriveva quello
scrittore qualche giorno fa.

Oggi il pm Rinaudo ha chiesto 8 mesi di galera perché “nelle
interviste rilasciate pubblicamente ha commesso incitazione a commettere
il sabotaggio” e “quando De Luca parla, le sue parole hanno un peso
determinante soprattutto sul movimento”.

Allora le scrivo io caro Rinaudo.

Signor pm lei ha letto i libri che doveva leggere per passare gli esami.
Certamente era uno bravo e si è preso una laurea importante.

Ma davvero crede che una rete venga tagliata perché Erri De Luca dice
che non è un reato farlo? È così che si gioca con la legge? Sono giochi
di parole?

Io scrivo e vorrei che le parole degli scrittori fossero davvero così
tanto potenti, ma purtroppo non è così. I poeti possono dire quel che
vedono, ma non prevedono molto e tanto meno muovono le masse. E per
fortuna!

Ora vada a farsi un giro in valle (non la sto mandando a quel paese, ma
solo in quella valle). Vada a parlare con quelli che ci vivono e
comprenderà che in quella valle si tagliano le reti perché gli abitanti
si sentono derubati della loro terra, non perché glielo dice Erri De
Luca.

Ci vada. Non ci stia a ragionare troppo. I libri con le leggi li conosce
a memoria. Ora porti le sue leggi tra le persone vive e non le applichi
come se fossero teorie equilibristiche buone per passare gli esami e
portarsi un pezzo di carta a casa.

Sappia che gli scrittori possono raccontare la realtà, ma difficilmente
riescono a provocarla. Lei vuole condannare De Luca e si dimentica (o
non lo sa e non lo vuole sapere) che ha detto semplicemente ciò che
accade. Ma quale paura c’è dietro la sua richiesta di condanna? Ci
pensi. Lo faccia per un minuto, poi torni alle sue sacre scritture
penali. Ha paura della realtà o delle parole che la raccontano? Baci!

Ascanio Celestini.

Fonte: http://www.notav.info/post/ascanio-celestini-erri-de-luca-due-parole-sul-bisogno-di-mandare-in-galera-gli-scrittori-pericolosi/.

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