Zagabria, mezzo milione dal cantante di estrema destra Marko Perković: allarme per i simboli filo-nazisti
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Zagabria, mezzo milione dal cantante di estrema destra Marko Perković: allarme per i simboli filo-nazisti

Ieri sera, circa 500.000 persone si sono radunate a Zagabria per il concerto di Marko Perković, conosciuto come Thompson, cantante croato noto per le sue posizioni di estrema destra.

Zagabria, mezzo milione dal cantante di estrema destra Marko Perković: allarme per i simboli filo-nazisti
Marko Perković
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6 Luglio 2025 - 12.55


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Ieri sera, circa 500.000 persone si sono radunate a Zagabria per il concerto di Marko Perković, conosciuto come Thompson, cantante croato noto per le sue posizioni di estrema destra.

L’evento, che ha registrato un’affluenza senza precedenti, rappresenta un segnale preoccupante per la diffusione di ideologie nazionaliste in Europa, con l’esibizione di simboli e slogan legati al regime ustascia, il governo filonazista croato attivo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Durante il concerto, la folla ha intonato cori che richiamavano il saluto ustascia “Za dom spremni” (“Per la patria, pronti”), accompagnati da bandiere e simboli associati al regime responsabile di crimini contro serbi, ebrei e altre minoranze. Il brano più celebre di Perković, “Za dom spremni”, è stato accolto con entusiasmo, amplificando le preoccupazioni di chi vede nell’evento una glorificazione di ideologie estremiste.Le reazioni internazionali sono state immediate.

Su piattaforme come X, numerosi utenti hanno denunciato il raduno come un’aperta celebrazione di ideologie legate al nazismo, sottolineando come un evento di tale portata in un Paese dell’Unione Europea sia un segnale allarmante. Un utente ha scritto: “500.000 persone, il 13% della popolazione croata, a un concerto che esalta il genocidio. È un campanello d’allarme per l’Europa”.

Altri hanno descritto il raduno come un preoccupante revival di retoriche nazionaliste.Le autorità croate hanno difeso il diritto di Perković di esibirsi, invocando la libertà di espressione. Tuttavia, rappresentanti serbi e bosniaci, insieme ad associazioni per i diritti umani, hanno chiesto un’indagine, accusando la Croazia di non contrastare adeguatamente la rinascita di simboli estremisti. “Thompson rappresenta odio e divisioni etniche. Questo evento è un insulto alle vittime del regime ustascia”, ha dichiarato un attivista su X.Perković non è nuovo alle controversie. I suoi concerti sono spesso accompagnati da proteste, e in alcuni Paesi, come la Svizzera, gli è stato vietato di esibirsi a causa delle sue posizioni.

In Croazia, tuttavia, l’artista continua a godere di un vasto seguito, come dimostrato dall’enorme partecipazione di ieri, che rappresenta un segnale preoccupante per la normalizzazione di retoriche nazionaliste.Il raduno di Zagabria evidenzia le tensioni irrisolte nei Balcani, dove le cicatrici delle guerre jugoslave e del passato nazionalista sono ancora evidenti. L’evento, con la sua massiccia affluenza, solleva interrogativi sulla gestione della memoria storica e sull’ascesa di movimenti estremisti, rappresentando un monito per l’Europa intera.

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