Appello del Nobel Muratov:"Mosca e Kiev si scambino anche i prigionieri civili, così la pace sarà più vicina"
Top

Appello del Nobel Muratov:"Mosca e Kiev si scambino anche i prigionieri civili, così la pace sarà più vicina"

Questo l'appello del premio Nobel per la Pace ed ex caporedattore della Novaya Gazeta, Dmitry Muratov. Lo ha fatto rivolgendosi direttamente ai presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Appello del Nobel Muratov:"Mosca e Kiev si scambino anche i prigionieri civili, così la pace sarà più vicina"
Il Nobel Dmitry Muratov
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Maggio 2025 - 12.52


ATF


Non solo i militari fatti prigionieri: è ora che Mosca e Kiev si scambino anche i prigionieri civili, cominciando con chi sta male, con le donne, con gli adolescenti. Questo l’appello del premio Nobel per la Pace ed ex caporedattore della Novaya Gazeta, Dmitry Muratov. Lo ha fatto rivolgendosi direttamente ai presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

“Signori Presidenti, i vostri negoziati continueranno, i negoziati delle vostre delegazioni continueranno. Intanto, vi prego: scambiatevi anche i prigionieri politici. I sostenitori del ‘mondo russo’ trattenuti in Ucraina in cambio di oppositori della guerra che sono trattenuti nelle prigioni e nei campi russi… Dobbiamo iniziare da qui, fatelo mentre sono vivi. Cominciamo con gli adolescenti, le donne, i malati, quelli che hanno bambini a casa.”

Queste le parole dell’accorato appello di Muratov.

Il premio Nobel ha ricordato che le parti si scambiano già prigionieri di guerra e i corpi di chi è morto in guerra:

“Spero davvero che il rilascio reciproco, l’amnistia, la grazia, lo scambio – chiamatelo come volete – dei civili avvicinerà anche la pace tanto attesa”, ha concluso Muratov.

Durante i colloqui di Istanbul dello scorso 16 maggio, le delegazioni russa e ucraina hanno concordato di scambiare prigionieri di guerra secondo la formula “1000 per 1000”.

La prima fase dello scambio di prigionieri ha avuto luogo il 23 maggio: sono state rimpatriate 390 persone da entrambe le parti, militari e civili.

La seconda fase dello scambio si è svolta l’indomani, il 24 maggio, con la consegna reciproca di 307 prigionieri.

Nella terza fase, le parti hanno consegnato 303 prigionieri ciascuna.

Native

Articoli correlati