Guerra di Gaza, la Spagna: "Cessate il fuoco, la violenza non può continuare un giorno di più"
Top

Guerra di Gaza, la Spagna: "Cessate il fuoco, la violenza non può continuare un giorno di più"

Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, è tornato oggi a insistere sulla necessità di attuare il cessate il fuoco deciso per la prima volta nella risoluzione approvata ieri dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu

Guerra di Gaza, la Spagna: "Cessate il fuoco, la violenza non può continuare un giorno di più"
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Marzo 2024 - 12.24


ATF

 «La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha un grande valore. Il Consiglio di Sicurezza ha il compito di vigilare per la sicurezza e la pace internazionale. Oggi la comunità internazionale esige un cessate il fuoco a Gaza. La voce della diplomazia mondiale al più alto livello ha detto: fin qui è arrivata la violenza, basta, questa violenza non può continuare un giorno di più».

Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, è tornato oggi a insistere sulla necessità di attuare il cessate il fuoco deciso per la prima volta nella risoluzione approvata ieri dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu in un’intervista radiofonica alla Cadena Ser.

«Oltre 32.000 morti fra la popolazione civile non sono numeri, sono bambini, donne uomini, persone in carne ed ossa», ha ricordato Albares.

Quanto alla volontà espressa da Madrid di riconoscere lo stato della Palestina, il capo della diplomazia spagnola ha evidenziato che «non deve essere una chimera» e «non è incompatibile con lo Stato di Israele, anzi è la migliore garanzia di legittimità sicurezza che ha il popolo di Israele».

Leggi anche:  Guernica, la strage nazista (con l'aiuto dei fascisti italiani) per sostenere la guerra del generale Franco

Albares ha definito le accuse di Tel Aviv a Madrid di «premiare i terroristi» con la sua posizione «un’assurdità». «Il 7 ottobre il governo spagnolo ha lasciato chiaro che condannava un atto terrorista di un gruppo terrorista che è Hamas. Oggi torniamo a condannarlo. Hamas non è un interlocutore, ma il popolo palestinese non deve essere condannato a essere un popolo di rifugiati», ha aggiunto. 

Native

Articoli correlati