Baerbock: "Nel medio oriente serve una sola a due stato, Gaza e Cisgiordania sono la Palestina"
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Baerbock: "Nel medio oriente serve una sola a due stato, Gaza e Cisgiordania sono la Palestina"

Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock.

Baerbock: "Nel medio oriente serve una sola a due stato, Gaza e Cisgiordania sono la Palestina"
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26 Marzo 2024 - 23.17


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 «Parte essenziale dell’orizzonte politico in Medio oriente è una soluzione a due Stati. Significa che i palestinesi possono vivere in dignità, sicurezza e autodeterminazione in uno Stato palestinese – fianco a fianco con Israele. Le basi devono essere poste ora, con tutti che adempiono le loro responsabilità. Un’Autorità Palestinese riformata e democratica e il governo sono la spina dorsale di un tale futuro. È bello sentire che il percorso di ristrutturazione dell’Autorità Palestinese è cominciato. Ciò richiede riforme, soprattutto istituzioni più efficienti, lotta alla corruzione, attivazione dell’economia e dialogo con tutti i settori della società. L’Anp ha bisogno di tutti gli strumenti per poter intraprendere questa strada, compreso un chiaro sostegno finanziario. Il governo israeliano deve liberare le entrate fiscali dovute all’Autorità Palestinese. Inoltre, qualsiasi annuncio di nuovi insediamenti crea spaccature in un futuro territorio dello Stato palestinese. L’Autorità palestinese ha bisogno della certezza che Gaza e Cisgiordania siano una sola: entrambe parti della Palestina».

Lo scrive la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock.

 Baerbock a Tel Aviv ha aggiunto: «La sicurezza di Israele è il nostro impegno. Israele ha il diritto di difendersi da sé contro il terrorismo di Hamas. Tuttavia, il modo di autodifesa non deve portare il governo israeliano a perdere se stesso. È chiaro: Israele non avrebbe bisogno di difendersi se Hamas avesse finalmente deposto le armi. Per cinque mesi, le vite degli ostaggi e delle loro famiglie sono state un inferno. Tutti gli ostaggi devono finalmente essere rilasciati. Allo stesso tempo, la situazione umanitaria a Gaza è un inferno. Il fatto che siamo bloccati in questo dilemma da 5 mesi non può essere sopportato dalle spalle dei civili. Questo non crea sicurezza. La fame e la sofferenza generano nuovo odio nei cuori di molte persone. Abbiamo aumentato l’assistenza umanitaria per Gaza attraverso il Pam di altri 10 milioni di euro. La popolazione di Gaza ha bisogno dell’assicurazione che letteralmente tutte i valichi, tutte le rotte terrestri per gli aiuti umanitari siano aperte».

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