In Turchia arrestato un calciatore israeliano: aveva festeggiato un gol inneggiando all'invasione di Gaza
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In Turchia arrestato un calciatore israeliano: aveva festeggiato un gol inneggiando all'invasione di Gaza

 Un calciatore israeliano che ha mostrato un messaggio riferito alla guerra Israele-Hamas durante una partita della Prima Divisione in Turchia è stato arrestat

In Turchia arrestato un calciatore israeliano: aveva festeggiato un gol inneggiando all'invasione di Gaza
Il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel
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15 Gennaio 2024 - 01.04


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 Un calciatore israeliano che ha mostrato un messaggio riferito alla guerra Israele-Hamas durante una partita della Prima Divisione in Turchia è stato arrestato, secondo quanto riportato domenica scorsa da diversi organi di stampa turchi. In precedenza, il ministro della Giustizia del Paese aveva annunciato un’indagine sul giocatore israeliano Sagiv Jehezkel per sospetto «incitamento all’odio».

Il suo club, l’Antalyaspor, lo ha già licenziato per l’accaduto. Jehezkel, 28 anni, ha festeggiato il gol segnato per la sua squadra dell’Antalyaspor contro il Trabsonspor rivelando un messaggio che diceva «100 giorni. 07/10» su una benda sul polso sinistro.

Il messaggio faceva riferimento alla guerra tra Israele e Hamas, che domenica ha raggiunto il triste traguardo dei 100 giorni. «La procura di Antalya ha aperto un’indagine giudiziaria contro il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel per incitamento pubblico all’odio a causa della sua odiosa celebrazione in favore del massacro commesso da Israele a Gaza», ha detto il ministro della Giustizia turco Yilmaz Tunc su `X´.

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«Continueremo a sostenere i palestinesi oppressi», ha aggiunto, denunciando quello che ha descritto come un «genocidio» in corso a Gaza. L’Antalyaspor ha comunicato di aver esonerato il giocatore israeliano, accusandolo di «aver agito contro i valori del nostro Paese».

Dall’inizio del conflitto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tradizionale sostenitore della causa palestinese, ha ripetutamente descritto Israele come uno «stato terrorista», insistendo sul fatto che Hamas è un «gruppo di liberatori».

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