L'Unicef denuncia la deportazione dei bambini da Gaza
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L'Unicef denuncia la deportazione dei bambini da Gaza

Unicef chiede un cessate il fuoco immediato, mentre 1,1 milioni di persone - quasi la metà delle quali bambini - sono state avvertite di allontanarsi

L'Unicef denuncia la deportazione dei bambini da Gaza
Gaza dopo i bombardamento israeliani
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14 Ottobre 2023 - 16.56


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 “Centinaia di migliaia di bambini e le loro famiglie hanno iniziato ieri a fuggire dal nord di Gaza in vista di imminenti attacchi su larga scala. Questo segue giorni di bombardamenti su Gaza dopo i brutali attacchi del 7 ottobre.

A quasi una settimana dall’inizio della guerra, centinaia di bambini sarebbero stati uccisi e altre migliaia feriti”. Lo afferma l’Unicef chiede un cessate il fuoco immediato, mentre 1,1 milioni di persone – quasi la metà delle quali bambini – sono state avvertite di allontanarsi, in vista di quello che si prevede sarà un assalto militare su vasta scala in uno dei luoghi più densamente popolati del pianeta.

I bambini e le famiglie di Gaza hanno praticamente esaurito il cibo, l’acqua, l’elettricità, le medicine e l’accesso sicuro agli ospedali, dopo giorni di ostilità e tagli a tutte le vie di rifornimento, sostiene l’agenzia umanitaria.

“La situazione è catastrofica, con bombardamenti incessanti e un aumento massiccio degli sfollati, bambini e famiglie. Non ci sono luoghi sicuri”, ha dichiarato il Direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell. “Un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario sono le priorità assolute per consentire ai bambini e alle famiglie di Gaza di ricevere gli aiuti tanto necessari. Abbiamo bisogno di una pausa umanitaria immediata per garantire un accesso sicuro e senza ostacoli ai bambini bisognosi, indipendentemente da chi siano o da dove si trovino.

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Ci sono regole di guerra. I bambini di Gaza hanno bisogno di un supporto salvavita e ogni minuto è importante”.

Le case e le infrastrutture critiche sono in rovina e oltre 423.000 persone sono già fuggite dalle loro abitazioni. Alcuni si sono rifugiati in scuole o ospedali, alcuni dei quali sono stati danneggiati dagli attacchi. Anche i due principali ospedali di Gaza, già a corto di carburante e stracolmi di civili feriti, sono stati avvertiti di trasferire pazienti e personale a sud in poche ore, sotiene ancora l’Unicef.

Al momento, per la popolazione civile non c’è praticamente alcuna via d’uscita da Gaza.

Gli operatori dell’Unicef hanno continuato a rispondere ai bisogni critici dei bambini nella Striscia di Gaza, ma l’accesso sta diventando sempre più difficile e pericoloso. Gli operatori umanitari sono stati avvertiti di lasciare la città di Gaza, ma il personale dell’Unicef rimarrà nel sud della Striscia per continuare a fornire assistenza ai bambini bisognosi.

L’Unicef ha anche chiesto la liberazione degli ostaggi israeliani.

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