Putin in Kirghizistan: "Qui una base russa per la stabilità"
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Putin in Kirghizistan: "Qui una base russa per la stabilità"

La presenza militare russa come garante della stabilità in Asia Centrale: questo il tema della visita di Vladimir Putin in Kirghizistan, stretto alleato di Mosca

Putin in Kirghizistan: "Qui una base russa per la stabilità"
Putin e il presidente kirghizo Sadyr Japarov
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12 Ottobre 2023 - 23.56


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La presenza militare russa come garante della stabilità in Asia Centrale: questo il tema della visita di Vladimir Putin in Kirghizistan, stretto alleato di Mosca e meta del primo viaggio all’estero del presidente russo dopo l’emissione di un ordine di arresto della Corte penale internazionale (Cpi) nei suoi confronti con l’accusa di crimini di guerra in Ucraina per la deportazione di bambini.

La settimana prossima, invece, Putin è atteso a Pechino dal presidente Xi Jinping. Né il Kirghizistan né la Cina (come del resto gli Usa) aderiscono alla Cpi e quindi non sono legalmente tenute ad eseguire l’ordine di arresto. Oggi intanto in un messaggio inviato al leader nordcoreano Kim Jong-un per il 75/o anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche, Putin si è detto fiducioso che «la costruttiva cooperazione bilaterale sarà ulteriormente sviluppata».

Il presidente russo aveva ricevuto Kim il mese scorso durante una visita di quest’ultimo nella regione dell’Estremo Oriente russo e aveva accolto un suo invito a visitare Pyongyang, anche se nessuna data è stata ancora decisa.

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Putin, insieme con il presidente kirghizo Sadyr Japarov, ha partecipato a una cerimonia presso la base aerea russa di Kant per celebrare il ventesimo anniversario della sua apertura. La base «svolge con successo il suo compito di contenere le minacce terroristiche ed estremistiche», ha affermato Japarov, dopo che Putin aveva ricordato che l’installazione militare era stata aperta su richiesta di Bishkek nel 2003 per far fronte ai rischi di instabilità che investivano l’intera regione centroasiatica nel pieno della guerra in Afghanistan.

La base, ha detto ancora Putin, «garantisce sicurezza e stabilità per l’intera regione dell’Asia Centrale e per la lotta a minacce come il terrorismo, l’estremismo, il traffico di droga e il crimine organizzato».

I colloqui odierni, ha sottolineato il presidente russo, si sono incentrati sulla «espansione della cooperazione bilaterale nelle sfere militare e tecnico-militare». La visita, tra l’altro, avviene un giorno dopo che il Parlamento kirghizo ha approvato un progetto per la creazione di un sistema di difesa aerea congiunto con la Russia e mentre sul territorio del Paese sono in corso manovre militari dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto), un’alleanza militare a cui partecipano oltre alla Russia e al Kirghizistan quattro altre ex repubbliche sovietiche: Bielorussia, Armenia, Tagikistan e Kazakhstan.

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Quanto agli aspetti economici, la parte russa ha fatto sapere che dovrebbero essere firmati contratti per un valore totale di 3,5 miliardi di dollari tra i due Paesi il cui interscambio commerciale ammontava lo scorso anno a 3,4 miliardi.

Di grande importanza per gli sforzi della Russia di mantenere la sua influenza nella sfera ex sovietica sarà però il vertice di domani a Bishkek della Comunità degli Stati indipendenti (Csi), che raggruppa nove delle quindici ex repubbliche sovietiche. Alla riunione non parteciperà l’Armenia, ai ferri corti con Mosca, che accusa di non avere fermato l’offensiva con la quale l’Azerbaigian ha ripreso il mese scorso il controllo dell’enclave armena del Nagorno-Karabakh, sul suo territorio, nonostante la presenza di circa 2.000 peacekeeper russi.

Da parte sua la Russia ha accusato Erevan di favorire la penetrazione militare nel Caucaso degli Usa dopo esercitazioni militari congiunte con truppe americane svoltesi in Armenia. Ad esacerbare le tensioni è stata anche la decisione armena di aderire alla Cpi, riconoscendo di conseguenza la validità dell’ordine di arresto per Putin. Il presidente russo ha invece incontrato oggi il presidente del Paese nemico dell’Armenia, l’azero Ilham Aliyev.

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