Il candidato alla presidenza dell'Ecuador, Villavicencio ucciso dopo un comizio: stato d'emergenza
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Il candidato alla presidenza dell'Ecuador, Villavicencio ucciso dopo un comizio: stato d'emergenza

Il candidato alla presidenza dell'Ecuador, Fernando Villavicencio, è stato ucciso al termine di un evento elettorale.

Il candidato alla presidenza dell'Ecuador, Villavicencio ucciso dopo un comizio: stato d'emergenza
Fernando Villavicencio ucciso in Ecuador
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10 Agosto 2023 - 10.26


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Terribile: il candidato alla presidenza dell’Ecuador, Fernando Villavicencio, è stato ucciso al termine di un evento elettorale.

Giornalista e politico, Villavicencio è stato assassinato con colpi di armi da fuoco da persone non identificate all’uscita di una scuola in un quartiere settentrionale della capitale, Quito. Diversi video comparsi in rete ritraggono l’uomo nel momento in cui saluta la gente accorsa all’evento e finisce in una raffica di colpi d’arma da fuoco al momento in cui sale su un’automobile grigia. Villavicencio, riferiscono fonti del suo staff, è morto pochi durante il trasferimento all’ospedale Clinica de la Mujer.

Ucciso uno dei presunti componenti del commando

 La procura generale dell’Ecuador ha riferito della morte di una persona sospettata di aver partecipato all’omicidio di Fernando Villavicencio. “Un sospetto, risultato ferito al termine dello scontro a fuoco con il personale di sicurezza, è stato fermato” e trasportato a un comando di polizia di Quito. “Un’ambulanza dei vigili del fuoco ha confermato il decesso”, si legge in un post della procura pubblicato sul proprio profilo Twitter. Al momento prosegue la nota, si contano anche nove feriti tra cui una candidata al parlamento e due agenti di polizia.

Arrestate sei persone, ferite nove

 Altre sei persone sono state arrestate. Nell’attentato contro il 59enne, politico e attivista, sono rimaste ferite altre nove persone, tra cui un’altra candidata e due poliziotti, stando a quanto riferito dalla procura. 

Dichiarato lo stato di emergenza

 Il presidente uscente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese in seguito all’assassinio del candidato alle elezioni presidenziali, Fernando Villavicencio. In un decreto si stabiliscono 60 giorni di stato di emergenza a livello nazionale e si prevede la mobilitazione delle Forze Armate su tutto il territorio nazionale e in un altro vengono dichiarati tre giorni di lutto nazionale. “Le Forze Armate in questo momento sono mobilitate in tutto il territorio nazionale per garantire la sicurezza dei cittadini, la tranquillità del Paese e le elezioni libere e democratiche del 20 agosto”, ha detto il presidente uscente in un discorso trasmesso su YouTube.

Condanna unanime

 L’omicidio di Fernando Villavicencio, candidato della maggioranza di governo alle prossime presidenziali dell’Ecuador, ha scosso tutto l’arco politico del Paese. La condanna dell’attentato contro il 59enne giornalista e politico, delfino dell’attuale presidente Guillermo Lasso, è stata unanime anche da parte dei suoi avversari alla corsa alla presidenza. La favorita assoluta dei sondaggi, Luisa Gonzalez, candidata del partito dell’ex presidente Rafael Correa, ha manifestato la sua “indignazione” affermando che la morte di Villavicencio “è un lutto per tutti”. Allo stesso modo il candidato del movimento indigenista Pachakutik, Yaku Perez, in corsa per il ballottaggio, ha manifestato il suo cordoglio e ha affermato che “l’Ecuador non merita nessun’altra morte”. “E’ il momento di unirci e recuperare la pace”, ha detto. Il candidato indipendente di centrodestra, Otto Sonnenholzner, ha condannato l’attentato sostenendo che “il Paese è sfuggito di mano” al governo.

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