La guerra civile o l’insurrezione fermata quasi subito. O almeno così sembra. E dietro c’è stata la mediazione di Minsk, ossia del presidente-fantoccio che obbedisce al Cremlino.
L’ufficio del presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha annunciato che il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin ha accettato una proposta per “fermare il movimento di persone armate della compagnia Wagner sul territorio della Russia e compiere ulteriori passi per allentare le tensioni”, ha detto l’ufficio del presidente, con notizie simili nei notiziari russi.
La dichiarazione afferma che Vladimir Putin ha informato Lukashenko in mattinata e, con la sua approvazione, Lukashenko ha tenuto colloqui negoziali con Prigozhin. “I negoziati sono proseguiti per tutta la giornata. Di conseguenza, sono giunti ad accordi sull’inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro sul territorio della Russia”, si legge nella dichiarazione. Wagner né Prigozhin non hanno commentato i negoziati.
