Titanic, tre ipotesi sulla scomparsa: sono tutte e tre terribili
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Titanic, tre ipotesi sulla scomparsa: sono tutte e tre terribili

Sono passati tre giorni da quando si è perso il contatto con un sommergibile che si stava immergendo verso il relitto dell'RMS Titanic a 3.800 metri di profondità. O è imploso, o è disperso o è rimasto impigliato nel fondale.

Titanic, tre ipotesi sulla scomparsa: sono tutte e tre terribili
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21 Giugno 2023 - 16.19


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Sono passati tre giorni da quando si è perso il contatto con un sommergibile che si stava immergendo verso il relitto dell’RMS Titanic a 3.800 metri di profondità. O è imploso, o è disperso o è rimasto impigliato nel fondale.

L’ipotesi peggiore è quella di una rottura catastrofica del guscio esterno del sommergibile, che avrebbe provocato un’implosione che avrebbe ucciso rapidamente tutte le persone a bordo.

Il relitto del Titanic si trova a circa 3.800 metri sotto il livello del mare, dove la pressione dell’acqua che grava su qualsiasi oggetto è circa 376 volte superiore a quella esercitata dall’atmosfera terrestre.

Gli esseri umani non possono sopravvivere a questo tipo di pressione, ed è per questo che abbiamo bisogno di un sommergibile. Ma, secondo il professore australiano di robotica Stefan B. Williams, questo livello di pericolo riduce il margine di errore.

Il Titan, costruito e gestito da una società di turismo d’avventura sottomarina chiamata OceanGate Expeditions, è disperso mercoledì mattina. A bordo ci sono cinque persone: L’amministratore delegato di OceanGate Stockton Rush, il miliardario britannico Hamish Harding, il rinomato fiume francese Paul-Henri Nargeolet, l’uomo d’affari britannico-pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman.

Sebbene non si sappia ancora cosa possa essere successo loro, gli esperti si sono concentrati su tre scenari di base, nessuno dei quali è una buona notizia per l’equipaggio o per le loro famiglie

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