Migranti, Weber (Ppe): "La Ue aiuti l'Italia, se serve costruiamo anche dei muri..."
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Migranti, Weber (Ppe): "La Ue aiuti l'Italia, se serve costruiamo anche dei muri..."

Migranti, Weber presidente del Ppe: «I muri dovrebbero essere un'eccezione, l'ultima risposta, ma se non è possibile fermare in un altro modo l'immigrazione clandestina, allora bisogna anche essere pronti a costruire le recinzioni».

Migranti, Weber (Ppe): "La Ue aiuti l'Italia, se serve costruiamo anche dei muri..."
Manfred Weber
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17 Aprile 2023 - 09.34


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Manfred Weber, presidente e capogruppo al Parlamento Ue del Ppe, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato della questione migranti e della situazione italiana. «Sulla migrazione servono misure concrete di solidarietà verso l’Italia da parte degli altri Paesi Ue. Per questo il gruppo del Ppe ha chiesto questa settimana un dibattito speciale al Parlamento Ue per cercare solidarietà verso l’Italia»

«Stiamo andando incontro a un’altra grande crisi migratoria in Europa. Ed è per questo che il Ppe sostiene pienamente il governo italiano nel dare priorità a questo tema a livello europeo. Abbiamo bisogno di azioni comuni e ci rammarichiamo molto del fatto che da parte della Commissione e degli Stati Ue non ci siano molta consapevolezza, né ascolto né molta azione verso un problema serio».

Il piano presentato da von der Leyen in febbraio «è buono, ma siamo in ritardo nell’attuazione. La gestione congiunta del fenomeno con i Paesi del nord Africa non deve essere vista solo come uno sforzo italiano per fermare la partenza dei barconi. Servono subito accordi di riammissione chiari con i Paesi di origine. Per anni la Commissione li ha promessi, deve accelerare. Se un migrante non ha diritto alla protezione deve tornare a casa».

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«A livello Ue – continua il presidente – la solidarietà non funziona. Ringrazio il governo italiano per il modo in cui accoglie i migranti e cerca di salvarli e aiutarli. Quando abbiamo un numero così alto di arrivi e il governo italiano cerca di gestire le cose in modo serio, gli altri Paesi come la Germania e la Francia devono aiutare. Il governo tedesco e francese, ma anche gli altri, non possono stare a guardare, devono portare volontariamente i migranti con un diritto di asilo sul loro territorio».

Mercoledì il Ppe presenterà un emendamento al bilancio Ue 2024 per finanziare la costruzione di muri alle frontiere esterne dell’Ue: «I muri dovrebbero essere un’eccezione, l’ultima risposta, ma se non è possibile fermare in un altro modo l’immigrazione clandestina, allora bisogna anche essere pronti a costruire le recinzioni. Tutti i Paesi con un confine esterno ne stanno erigendo: la Grecia con la Turchia, la Polonia e la Lituania con la Bielorussia, la Finlandia con la Russia quando ancora il governo era socialista, la Spagna a Ceuta e Melilla. Il Ppe pensa che l’Ue debba finanziare queste recinzioni perché non si tratta di proteggere confini nazionali ma quelli europei»

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«La frontiera marittima è estremamente complicata perché la priorità in mare è salvare vite umane ed è quello che stanno facendo le autorità e la Guardia costiera italiana. Per questo le ringrazio. Insieme dobbiamo stabilizzare la rotta del Mediterraneo. Serve un piano europeo, la Commissione Ue e gli Stati membri devono presentare al prossimo Consiglio europeo una proposta concreta per la Tunisia. L’abbiamo già fatto anni fa con il piano Ue per la Turchia, per il quale abbiamo speso circa 6 miliardi. Serve uno sforzo simile con i nostri partner del Nord Africa». 

«Non c’è alcun problema legale, condivido l’opinione del presidente Michel, è una questione politica ed è per questo che discuteremo e voteremo al Parlamento Ue. Penso che gli altri partiti, come i liberali, i socialisti e i verdi, debbano spiegare perché costruiscono recinzioni a livello nazionale ma al Parlamento Ue votano contro e questo per me non è serio».

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