Il procuratore della Corte penale internazionale aprirà formalmente due casi di crimini di guerra ed emetterà mandati di arresto per diversi militari russi ritenuti responsabili del rapimento di massa di bambini ucraini e dell’attacco alle infrastrutture civili ucraine.
Il New York Times e l’agenzia di stampa Reuters hanno riferito che il procuratore Karim Khan chiederà ai giudici preliminari di approvare i mandati di arresto sulla base delle prove raccolte finora. In caso di esito positivo, sarebbe la prima volta che vengono emessi mandati di cattura della Corte penale internazionale in relazione all’invasione russa dell’Ucraina.
È però improbabile che i mandati portino a processi, poiché la Cpi non può processare gli imputati in contumacia e la Russia, che non è membro della Cpi, ed è altamente improbabile che li consegni alla corte con sede all’Aia.
Le notizie di imminenti mandati di arresto arrivano poco più di un anno dopo che Khan ha aperto un’indagine su possibili crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio in Ucraina. Negli ultimi 12 mesi, ha compiuto tre viaggi in Ucraina e ha visitato i luoghi dei presunti crimini di guerra.