Medvedev: "Senza la sconfitta totale dell'Ucraina qualsiasi accordo di pace sarà instabile"
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Medvedev: "Senza la sconfitta totale dell'Ucraina qualsiasi accordo di pace sarà instabile"

Lo scenario prospettato in un post su Telegram dall'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del consiglio di sicurezza nazionale russo, che vuole conquistare più territorio possibile

Medvedev: "Senza la sconfitta totale dell'Ucraina qualsiasi accordo di pace sarà instabile"
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24 Febbraio 2023 - 14.52


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Propaganda e la sicurezza che nel 2023 si possano ancora modificare i confini degli Stati con la forza. E sarebbe un precedente non grave, ma gravissimo.

“La vittoria sarà raggiunta. Tutti noi vogliamo che sia il più presto possibile. E quel giorno arriverà. Riprenderemo i nostri territori e proteggeremo la nostra gente, che ha sofferto durante gli anni del genocidio e dei bombardamenti. E poi? Poi ci saranno i negoziati, che sono certo saranno difficili e snervanti. Innanzitutto perché i negoziatori formali da parte del nostro avversario sono alcuni, ma i leader effettivi sono molto diversi». 

È questo lo scenario prospettato in un post su Telegram dall’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del consiglio di sicurezza nazionale russo. 

«Emergerà un qualche tipo di accordo. Naturalmente, senza accordi fondamentali sui confini reali o su un nuovo patto di Helsinki per garantire la sicurezza in Europa. Solo una sorta di accordo», prosegue Medvedev, aggiungendo che bisogna «allontanare il più possibile i confini delle minacce al nostro Paese, anche se si tratta dei confini della Polonia» affinché «il mondo possa ritrovare la tanto attesa tranquillità».

Medvedev, dunque, ritiene che Mosca dovrebbe conquistare la quantità più grande possibile di territorio ucraino per garantire una pace stabile e che, se la Russia non riuscirà a sconfiggere completamente l’Ucraina, un eventuale accordo di pace sarà instabile e porrà le basi per un nuovo scoppio delle ostilità in futuro. 

Medvedev ha accusato gli Stati Uniti di voler prendere il sopravvento nei futuri colloqui di pace, con l’obiettivo di «indebolire il più possibile la Russia» e ha sostenuto appunto che la Russia dovrebbe «spingere le minacce… il più lontano possibile, anche se fosse il confine della Polonia». 

Medvedev è stato presidente russo dal 2008 al 2012, quando Vladimir Putin ha dovuto passare al ruolo di primo ministro a causa dei limiti di mandato.

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