Ancora una sparatoria negli Usa: questa volta all’università del Michigan, 3 morti. Il killer si uccide
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Ancora una sparatoria negli Usa: questa volta all’università del Michigan, 3 morti. Il killer si uccide

Tutta l’area del campus è stata chiusa. Gli studenti sono stati invitati a restare in camera. Sono rimaste ferite, alcune in modo grave, anche cinque persone

Ancora una sparatoria negli Usa: questa volta all’università del Michigan, 3 morti. Il killer si uccide
Sparatoria all’università del Michigan
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14 Febbraio 2023 - 09.53


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Tre morti e cinque feriti, di cui alcuni in pericolo di vita. Questo il bilancio dell’ennesima sparatoria avvenuta in una scuola negli Stati Uniti. Il killer si è suicidato dopo la fuga.

Stavolta la quotidiana follia americana riguarda un’università d’eccellenza, Michigan State University, uno dei centri di ricerca più famosi al mondo, con 50 mila studenti e un modello, nato nel 1855, che ha fatto da pioniere a molte altre università americane. La violenza delle armi è arrivata anche qui, a East Lansing, 150 chilometri da Detroit.

Quando erano le 20,18 c’è stata la prima sparatoria: è avvenuta al Berkey Hall, l’edificio che ospita le scienze sociali. Non si conosce la dinamica, e non si sa niente riguardo le motivazioni. Secondo la polizia le sparatorie sono avvenute in molteplici posti, ma il killer sarebbe uno solo, di cui sono stati forniti l’identikit e una foto: sarebbe un giovane nero, piccolo e robusto di corporatura, il volto coperto, indossa un cappellino con visiera tipo baseball, giubbotto di jeans, pantaloni neri e scarpe rosse.

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La polizia ha diffuso due immagini che mostrano il killer entrare dentro l’edificio, dove ha cominciato a sparare. Poi dopo una fuga a piedi si è tolto la vita.

L’uomo sospettato della sparatoria alla Michigan State University “è morto per una ferita da arma da fuoco auto inflitta“, ha detto la polizia del campus.

Subito dopo gli spari tutta l’area del campus era stata chiusa. Gli studenti sono stati invitati a restare chiusi in camera e a segnalare qualsiasi movimento sospetto. La polizia, nel frattempo, ha ricevuto decine di telefonate dagli studenti. L’area del campus è enorme, come un paese di media grandezza. 

 Oggi è il giorno in cui verrà ricordata la strage al liceo Douglas di Parkland, Florida, dove il 14 febbraio 2018 un ragazzo entrò armato di fucile da guerra e uccise diciassette persone, tra studenti e personale scolastico, e ne ferì altre diciassette.

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