Mosca all'ambasciata Usa in Russia: "Non interferite nei nostri affari"
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Mosca all'ambasciata Usa in Russia: "Non interferite nei nostri affari"

Mosca ha consegnata all'ambasciata degli Stati Uniti una nota in cui si chiede di "non interferire" negli affari della Russia

Mosca all'ambasciata Usa in Russia: "Non interferite nei nostri affari"
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7 Febbraio 2023 - 17.04


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Guerra in Ucraina e guerra diplomatica: Mosca ha consegnata all’ambasciata degli Stati Uniti una nota in cui si chiede di “non interferire” negli affari della Russia. Lo rende noto Ria Novosti citando una fonte anonima.

Secondo la stessa fonte l’ambasciata degli Stati Uniti “si permette” di fare “dichiarazioni inappropriate” sulla leadership russa e diffondere “falsi sulle forze armate” della Federazione russa, impegnate nella guerra in Ucraina.

Ieri sul suo canale Telegram in russo, la rappresentanza diplomatica ha pubblicato un post con un estratto da un’intervista con il Segretario di Stato americano Antony Blinken, scrivendo: Vladimir “Putin vorrebbe espandere la sua guerra in Ucraina in una sorta di conflitto con l’Occidente, per giustificare in qualche modo i terribili sacrifici che i russi stanno facendo su suo ordine”.

In particolare l’ambasciata ha pubblicato in russo il passaggio in cui Blinken rispondeva alla domanda: “Sembra che Vladimir Putin veda questa guerra come un conflitto tra Stati Uniti e Russia. È vero? Condivide questa opinione?”

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“Non è vero, ma Putin vorrebbe che fosse così” replicava Blinken. “O almeno così sembra, perché ha bisogno di poter giustificare ancora quello che sta facendo alla sua stessa gente.

Ed espandere la portata di questa guerra a una sorta di conflitto con gli Stati Uniti, con l’Occidente, con la Nato. Ma l’essenza di questa guerra sta in una cosa: nella sua aggressione contro l’Ucraina; nei suoi tentativi di cancellare la sua sovranità, la sua indipendenza; nei suoi tentativi di subordinarlo alla Russia.

Questo è qualcosa che in realtà ha riconosciuto lui stesso e non è riuscito a raggiungere quegli obiettivi. E così ora ha bisogno di giustificare in qualche modo ciò che sta accadendo, per giustificare i terribili sacrifici che i russi fanno su suo ordine, ampliando la portata della guerra in modo che sia percepita come qualcosa di più”.

 Il nuovo ambasciatore statunitense presso la Federazione Russa Lynn Tracy è la prima donna a ricoprire la carica. Il suo servizio è cominciato in questi giorni, secondo quanto riporta l’ambasciata su Twitter, con una visita questo fine settimana al noto cimitero di Novodevichy per rendere omaggio “ai presidenti Boris Eltsin e Mikhail Gorbaciov, così come a personaggi della cultura famosi e amati in tutto il mondo: la cantante lirica Galina Vishnevskaya e il violoncellista Mstislav Rostropovich” che insieme svolsero un ruolo importante di dissidenti.

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Una scelta chiara quella di visitare la tomba dove giace Rostropovich, amico di Aleksandr Solzhenitsyn, che per il sostegno dato ai dissidenti cadde in disgrazia nei primi anni settanta. Già nel 1974 aveva lasciato l’Unione Sovietica, con la moglie e i figli, stabilendosi negli Stati Uniti. Venne bandito da tutti i suoi incarichi pubblici e nel 1978 gli fu revocata la cittadinanza sovietica. La sua esibizione improvvisata durante la caduta del Muro di Berlino fece il giro del mondo. Nel 1990, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, gli fu restituita la cittadinanza russa ma egli mantenne comunque quella statunitense.

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