Vertice a Ramstein, Zelensky ai tedeschi: "Ci servono i Leopard, non c'è più tempo". Ma Berlino non decide
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Vertice a Ramstein, Zelensky ai tedeschi: "Ci servono i Leopard, non c'è più tempo". Ma Berlino non decide

A Ramstein, nella base statunitense in Germania, si sono riuniti i ministri degli Esteri di una quarantina di paesi che sostengono Kiev nella guerra contro la Russia.

Vertice a Ramstein, Zelensky ai tedeschi: "Ci servono i Leopard, non c'è più tempo". Ma Berlino non decide
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20 Gennaio 2023 - 14.38


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“È un momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo”. Lo ha detto il segretario della Difesa americano Lloyd Austin, aprendo la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina a Ramstein. “Non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell’aiutare Kiev”.

La Russia cerca di distruggere le nazioni. C’è poco tempo, e “dobbiamo agire in fretta”. Queste le parole rivolte dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video con la base aerea di Ramstein. Il conflitto riguarda “il tipo di mondo in cui vogliamo vivere”, ha aggiunto Zelensky per il quale “il Cremlino deve perdere”.

”Continueremo a difendere il principio secondo cui i confini non possono essere ridisegnati con la forza. E continueremo a difendere un mondo aperto di regole, diritti e responsabilità”, ha detto dal canto suo il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin rivolgendosi a Zelensky. ”Ancora una volta, grazie per essere qui oggi”, ha aggiunto .

Questo ”non è il momento di rallentare. E’ tempo di andare più a fondo. Il popolo ucraino ci sta guardando. Il Cremlino ci sta guardando. La storia ci sta guardando. Quindi non molleremo. E non vacilleremo nella nostra determinazione ad aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione imperiale della Russia”, ha aggiunto Austin parlando di ”momento cruciale” e promettendo che ”gli Stati Uniti sosteranno l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. E ha sottolineato che ”la Russia si sta riorganizzando e reclutando”. Nonostante le difficoltà, il funzionario americano ha espresso apprezzamento per la ”determinazione e l’unità di questo gruppo di contato” e accusato “le forze russe di aver aumentato i loro orribili attacchi uccidendo molti ucraini innocenti”.

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”L’Ucraina ha ispirato il mondo e nel frattempo la Russia sta finendo le munizioni” oltre al fatto che ”sta subendo significative perdite in battaglia. Si sta rivolgendo ai suoi pochi partner rimasti per rifornire la sua tragica e inutile invasione”, ma ”anche l’Iran e la Corea del Nord non ammetteranno di rifornire la Russia”, ha affermato ancora Austin, invitando a ”confrontare” l’isolamento in cui si trova la Russia ”con l’ondata di sostegno all’Ucraina libera e sovrana rappresentata in questa stanza”.

E ha quindi ricordato l’attacco missilistico che ha colpito un condominio a Dnipro, dicendo che ”l’obiettivo degli attacchi russi è quello di spezzare lo spirito ucraino”. E ha aggiunto, ”abbiamo visto di nuovo la crudeltà della guerra scelta dalla Russia solo pochi giorni fa nella città di Dnipro. Un attacco missilistico russo si è abbattuto su un condominio, uccidendo almeno 46 civili, compresi bambini”. Inoltre, ha aggiunto, “gli attacchi della Russia sono progettati per spezzare lo spirito dell’Ucraina, ma hanno fallito e il popolo ucraino ha ispirato il mondo”.

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”L’Ucraina ha tutto il diritto di riprendersi la Crimea, che è parte integrante del Paese”. Lo ha dichiarato la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh nel corso di un briefing, sottolineando che ”certamente gli Stati Uniti sosterranno gli ucraini nel riconquistare i loro territori con ogni mezzo e con ogni arma”.

La Germania è “al fianco” dei suoi alleati nel sostenere l’Ucraina, ha detto il neoministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, alla vigilia del vertice. “Insieme ai nostri partner, continueremo a sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà, l’indipendenza territoriale e la sovranità”. Berlino darà l’ok alla fornitura di Leopard? “Dobbiamo aspettare e vedere come procede la situazione: stiamo dialogando, soprattutto con i nostri partner transatlantici, gli Stati Uniti. Proprio come abbiamo fatto in tutte le altre occasioni: l’obiettivo è non andare avanti da soli”. “Dateci i tank, qui la gente muore”, la risposta perentoria di Zelensky in un’intervista alla tv tedesca. Il pressing su Berlino continua, mentre Kiev può incassare un primo risultato rilevante.

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In una dichiarazione congiunta, diffusa dal ministero della Difesa britannico, il Patto di Tallinn (il gruppo che riunisce Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia) si impegna “a perseguire collettivamente la consegna di una serie senza precedenti di donazioni tra cui carri armati, artiglieria pesante, difesa aerea, munizioni e veicoli da combattimento di fanteria alla difesa dell’Ucraina”. Nell’incontro di Ramstein, “esorteremo altri alleati e partner a seguire l’esempio e a contribuire quanto prima con i propri pacchetti di sostegno pianificati per garantire una vittoria ucraina sul campo di battaglia in 2023”, si legge nella nota congiunta. “Continueremo a sostenere l’Ucraina nel passaggio dalla resistenza all’espulsione delle forze russe dal suolo ucraino”, assicurano.

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