Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto in modo evasivo quando gli è stato chiesto di una dichiarazione dell’amministrazione Putin scoperta dai giornalisti questa settimana secondo cui l’ordine di mobilitazione in Russia è ancora in vigore. Qualcuno si aspettava già ieri nuovi annunci da parte del leader russo su una nuova ondata di arruolamenti.
I media locali nella regione russa di Pskov hanno riferito martedì che un deputato locale ha chiesto a Vladimir Putin di emettere un decreto che ponesse fine alla mobilitazione e l’amministrazione del presidente gli ha inviato una risposta ufficiale in cui affermava che l’ordine di mobilitazione firmato a settembre “rimane in vigore”.
Alla domanda su quella risposta, oggi Peskov ha definito la frase una “caratteristica legale speciale” e ha detto che avrebbe “dovuto verificare”, ma ha incoraggiato i russi a “guardare alle dichiarazioni del presidente Putin” per comprendere la situazione.
I leader russi hanno ripetutamente insistito negli ultimi mesi sul fatto che la campagna di mobilitazione del Paese è finita e che un decreto di “smobilitazione” di Putin non è necessario. Il sindaco di Mosca ha annunciato prima di tutti che la mobilitazione per la capitale era finita.
