Esplosioni nel centro di Kiev: abbattuti 10 droni: cittadini nei rifugi antiaerei
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Esplosioni nel centro di Kiev: abbattuti 10 droni: cittadini nei rifugi antiaerei

Vitaliy Bunechko, capo della regione di Zhytomyr ha avvertito su Telegram che potrebbe esserci una seconda ondata di attacchi di droni e ha consigliato alle persone di rimanere nei rifugi antiaerei.

Esplosioni nel centro di Kiev: abbattuti 10 droni: cittadini nei rifugi antiaerei
Droni su Kiev
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14 Dicembre 2022 - 09.09


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Almeno tre esplosioni sono state udite stamane attorno alle 5,30 nel centro di Kiev, capitale dell’Ucraina, presumibilmente dovute a un attacco della Russia per mezzo di droni. Il sindaco della città Vitali Klitschko ha affermato che le esplosioni hanno colpito il distretto centrale di Shevchenkivskyi e che “sono stato attivati i servizi di emergenza”.

Klitschko ha scritto su Telegram che dieci droni Shahed sono stati abbattuti nella regione di Kiev. La notizia dell’attacco è stata confermata dal governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba che ha aggiunto che i sistemi di difesa hanno risposto all’attacco.

Vitaliy Bunechko, capo della regione di Zhytomyr che confina con Kiev, ha avvertito su Telegram che potrebbe esserci una seconda ondata di attacchi di droni e ha consigliato alle persone di rimanere nei rifugi antiaerei.

Le truppe russe hanno inoltre bombardato la regione di Nikopol per tutta la notte con Grad, Hurricanes e artiglieria pesante. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, aggiungendo si Telegram che, oltre a Nikopol, Mosca “ha preso di mira anche Marganets. Più di 50 proiettili sono stati sparati contro aree residenziali. A Nikopol sono state danneggiate diverse abitazioni private, una stazione di servizio, un gasdotto e linee elettriche. A Marhanka, i proiettili russi hanno danneggiato più di una dozzina di case private e fabbricati agricoli, automobili, forni a gas e reti elettriche. Due incendi sono scoppiati nelle vicinanze dei cittadini. I vigili del fuoco li hanno già domati”.

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La zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp) rimangono di competenza esclusiva dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Russia e Ucraina. Lo ha affermato un alto diplomatico russo in risposta alle osservazioni del presidente francese Emmanuel Macron su un accordo per ritirare le armi pesanti dalla centrale nucleare. “Non è degno di un leader francese rilasciare affermazioni false nello spazio mediatico globale – ha detto il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Mikhail Ulyanov – La determinazione dei parametri della ‘zona di protezione’ attorno allo Znpp, promosso attivamente dal direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, è di competenza esclusiva dell’Aiea, della Russia e dell’Ucraina”.

Il diplomatico ha aggiunto che nessun armamento pesante è mai stato dispiegato presso l’impianto nucleare, mentre “un numero limitato di armi leggere sul territorio della centrale è assolutamente necessario per proteggerla dagli attacchi ucraini e garantire la sicurezza nucleare, in conformità con le norme dell’Aiea”.

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