I governi di Stati Uniti, Australia e Giappone hanno deciso di rafforzare la cooperazione militare di fronte alle crescenti ambizioni della Cina. «Siamo profondamente preoccupati per il comportamento sempre più aggressivo e prepotente della Cina nello Stretto di Taiwan e in altre parti della regione», ha dichiarato in una nota il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, che ha accolto gli omologhi australiano e giapponese – rispettivamente Richard Marles e Yasukazu Hamada – al quartier generale militare statunitense per la regione del Pacifico. Austin ha affermato che l’incontro e’ un modo per le nazioni di costruire sulla loro già stretta collaborazione. «L’America e’ orgogliosa di annoverare Australia e Giappone tra i nostri più stretti alleati», ha detto all’inizio dell’incontro, come riferito sul sito della Difesa Usa. «Per decenni, le nostre tre democrazie hanno lavorato fianco a fianco come un’ancora per la stabilità e la prosperità nell’Indo-Pacifico e in tutto il mondo», ha aggiunto.
Da parte sua, il ministro della Difesa australiano – che ricopre anche il ruolo di primo ministro del Paese – ha affermato che «il nostro interesse risiede nel mantenimento dell’ordine globale basato su regole. Ma vediamo quell’ordine sotto pressione anche nell’Indo-Pacifico, poiché la Cina sta cercando di plasmare il mondo circostante in un modo che non abbiamo mai visto prima», ha aggiunto. Per Austin, l’alleanza trilaterale rende la regione più sicura. «Non vedo l’ora di rafforzare la nostra cooperazione trilaterale in materia di difesa oggi, compreso nella comune espansione regionale, in quella delle nostre attività militari trilaterali e nell’approfondimento della nostra cooperazione tecnologica», ha detto, dicendosi convinto che «lavorare insieme rafforz(i) la nostra deterrenza integrata e ci port(i) tutti verso una regione più sicura e prospera».
Il ministro Hamada ha dichiarato che anche il Giappone crede che «le fondamenta dell’ordine internazionale sono state minate». «Oggi, la comunità internazionale deve far fronte alle difficili condizioni di sicurezza dovute all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, al cambiamento unilaterale di status della Cina con la forza nei mari della Cina meridionale e orientale e al notevole sviluppo delle tecnologie del nucleare e dei missili della Corea del Nord», ha detto esprimendosi con l’aiuto di un traduttore.