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Charles Michel all'Onu: "Russia codarda, ruba il grano e bombarda i depositi"

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza Onu: " milioni di tonnellate di grano bloccate in container e navi a causa delle navi da guerra russe nel Mar Nero"

Charles Michel all'Onu: "Russia codarda, ruba il grano e bombarda i depositi"
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel

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6 Giugno 2022 - 21.25


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Parole dure mentre l’ambasciatore di Mosca lasciava la sala. “A dispetto della campagna di bugie e disinformazione del Cremlino, l’ho visto con i miei occhi, qualche settimana fa, a Odessa: milioni di tonnellate di grano bloccate in container e navi a causa delle navi da guerra russe nel Mar Nero e a causa degli attacchi della Russia alle infrastrutture di trasporto”.

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Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza Onu.

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“E sono i carri armati, le bombe e le mine della Russia che impediscono all’Ucraina di piantare e raccogliere. Il Cremlino prende di mira anche i depositi di grano e ruba grano dalle aree che ha occupato, scaricando la colpa su altri. Questo è codardo. Questa è propaganda, pura e semplice”. 

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La guerra dipende dalla Russia

La guerra in Ucraina è la responsabilità di «un Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu» e così facendo Mosca «attacca i valori stessi di questa assemblea».

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«Noi continueremo a sostenere l’Ucraina, continueremo ad esercitare pressioni sulla Russia e a metterla davanti alla verità». «Dignità umana, tolleranza, cooperazione multilaterale e diritto internazionale: questi sono i nostri valori, fondamenta delle Nazioni Unite. Qui abbiamo a che fare non solo con una guerra contro un Paese e un popolo, l’Ucraina, ma anche contro tutto ciò che abbiamo costruito dalla fine della Seconda Guerra mondiale».

Stupri come arma

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I russi usano la violenza sessuale come un’arma in Ucraina. La violenza sessuale è un crimine contro l’umanità, una forma di tortura. Atti vergognosi in una guerra vergognosa che devono essere esposti e perseguiti senza impunità. I crimini di guerra saranno puniti, l’impunità non è un’opzione».

La Russia non la chiama guerra ma il risultato con cambia

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l Cremlino può vietare e perseguire l’uso della parola guerra, ma ciò non cambia la realtà» fatta di «migliaia di donne, bambini e uomini ucraini morti, atrocità, stupri e innumerevoli città ucraine ridotte in rovina dai bombardamenti».

«Questa è una guerra. Una guerra barbara condotta da un membro permanente di questo Consiglio», ha aggiunto Michel.

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