Israele, identificati i responsabili dell'attentato a Elad
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Israele, identificati i responsabili dell'attentato a Elad

Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all'uomo in tutta la zona per individuarli ed hanno chiesto alla popolazione di segnalare possibili informazioni.

Israele, identificati i responsabili dell'attentato a Elad
Attentato a Elad
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6 Maggio 2022 - 15.10


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La polizia di Israele ha identificato i due uomini sospettati di essere i responsabili dell’attentato terroristico di ieri sera ad Elad in cui sono morti 3 israeliani e feriti altri 4. Si tratta di Asad Alrafaani (19 anni) e Sabhi abu Shakir (20), entrambi del villaggio di Rumana vicino Jenin, nel nord della Cisgiordania.

Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all’uomo in tutta la zona per individuarli ed hanno chiesto alla popolazione di segnalare possibili informazioni.

Gli aggressori – secondo la ricostruzione della polizia – armati, a quanto sembra, sia di un’ascia (o un machete) sia di armi da fuoco hanno preso di mira la gente che stava passeggiando al termine della giornata di festa in due differenti posti, uno dei quali nei pressi del Parco dell’Anfiteatro di Elad. Poi si sono dati alla fuga. I media hanno detto che le tre vittime sono tutte sulla quarantina; dei quattro feriti nell’attentato, due sono ricoverati all’ospedale Sheba di Tel Aviv in gravi condizioni.

Leggi anche:  Così Netanyahu e i suoi alleati hanno "sequestrato" Israele

Il ministro della difesa Benni Gantz e il capo di stato maggiore dell’esercito Aviv Kochavi hanno immediatamente convocato una riunione e fatto il punto della situazione con le forze di sicurezza. 

Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attento di ieri sera in cui sono stati uccisi 3 israeliani e feriti in 4. Lo riferisce l’agenzia Wafa. “L’uccisione di civili israeliani e palestinesi – ha sostenuto Abu Mazen – non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa”. “Solo una pace duratura, comprensiva e giusta – ha concluso – è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai 2 popoli e alla regione”.

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