Nell’ottica di un riarmo generalizzato e in quello dell’invio di sostegno militare all’Ucraina, il governo americano sta lavorando a stretto contatto con le aziende produttrici di armi. Il Pentagono ha convocato i vertici delle otto principali imprese del settore per discutere della capacità dell’industria bellica nazionale, per soddisfare le esigenze di armi da inviare a Kiev se la guerra con la Russia dovesse durare anni.
L’incontro sarà organizzato dall’Ufficio acquisizione e sostegno del Pentagono, l’ufficio che si occupa dell’acquisizione di armi per il ministero della Difesa statunitense, e sarà ospitato dalla vicesegretario alla Difesa Kathleen Hicks.
Il Pentagono ha già fatto sapere che le armi più utili sono i sistemi più piccoli, come i missili anticarro Javelin e i missili antiaerei Stinger, che Washington e gli alleati spediscono in Ucraina quasi quotidianamente.
Oggi il presidente Joe Biden dovrebbe annunciare ulteriori 750 milioni di dollari in spedizioni di armi in Ucraina; il presidente dovrebbe utilizzare i suoi poteri presidenziali, che gli consentono di prelevare strumentazioni dalle riserve e trasferirli in un altro paese senza l’approvazione del Congresso se c’è un “emergenza imprevista”.
Secondo fonti del Pentagono, gli Usa potrebbero trasferire Humvee corazzati, ma anche elicotteri che possono essere equipaggiati per attaccare i veicoli russi, e una serie di altre attrezzature sofisticate.