La guerra in Ucraina è vicina, la Farnesina richiama gli italiani
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La guerra in Ucraina è vicina, la Farnesina richiama gli italiani

Dopo l'ordine di Washington a quasi tutto lo staff dell'ambasciata di lasciare subito il Paese, la Germania, seguita dall'Olanda e dalla Spagna, ha invitato i connazionali a partire.

La guerra in Ucraina è vicina, la Farnesina richiama gli italiani
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12 Febbraio 2022 - 16.47


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Ormai il countdown è quasi allo 0. Il colloquio tra i segretari di Stato di Stati Uniti e Russia è fallito. La Farnesina segue l’esempio di Germania, Francia, Usa e Nuova Zelanda e ha invitato gli italiani in Ucraina a lasciare il paese al più presto. 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico di un’ora e 40 minuti oggi con l’omologo russo Vladimir Putin nel tentativo di far calare la tensione nella crisi russo-ucraina.  Un “dialogo sincero” – ha detto Macron a Putin – non è compatibile “con un’escalation”.

Che la giornata non volgesse al bello si era capito fino dal primo mattino quando Blinken, in conferenza stampa dalle isole Fiji, ha esordito dicendo di continuare “a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”.

A stretto giro l’annuncio di Mosca di ridurre il personale diplomatico a Kiev per timore di “possibili provocazioni” e l’accusa lanciata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “Gli anglo-americani vogliono una guerra”.

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Poi l’affondo di Lavrov durante la telefonata con l’omologo americano.

Gli Stati Uniti e l’Ue hanno “ignorato” le richieste della Russia sulla sicurezza, ha detto il ministro russo, secondo cui le affermazioni di Washington che Mosca vuole invadere l’Ucraina sono delle “provocazioni” e un modo di fare “propaganda” anti-russa.

A Kiev, intanto, una nota del ministero degli Esteri esortava i cittadini a “restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”. Poco dopo dopo era il premier Volodymyr Zelensky a intervenire, insistendo sul fatto che gli avvertimenti degli Stati Uniti su una possibile invasione russa dell’Ucraina “causano il panico”. Ore convulse durante le quali i diplomatici occidentali hanno cominciato a fare i bagagli.

Dopo l’ordine di Washington a quasi tutto lo staff dell’ambasciata di lasciare subito il Paese, la Germania, seguita dall’Olanda e dalla Spagna, ha invitato i connazionali a partire. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato una riunione di coordinamento all’Unità di Crisi della Farnesina, che ha invitato i connazionali a lasciare il Paese con tutti i mezzi commerciali disponibili. E’ stato deciso inoltre il rientro, d’intesa con le ambasciate dell’Unione Europea presenti nel Paese, del personale non essenziale dell’ambasciata d’Italia a Kiev, che comunque resterà pienamente operativa. Il tutto in attesa della telefonata tra Joe Biden e Vladimir Putin fissata alle 17 ora italiana. Forse l’ultima speranza per evitare il conflitto.

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