L'Austria è il primo paese a varare l'obbligo vaccinale da febbraio, intanto lockdown per tutti
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L'Austria è il primo paese a varare l'obbligo vaccinale da febbraio, intanto lockdown per tutti

In Germania incidenza dei casi covid quintuplicata in un mese. Spahn: "È emergenza nazionale"

L'Austria è il primo paese a varare l'obbligo vaccinale da febbraio, intanto lockdown per tutti
Covid in Austria
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19 Novembre 2021 - 11.42


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Alla fine sarà l’Austria il primo Paese al mondo a varare l’obbligo vaccinale. Infatti dall′1 febbraio del 2022 sarà imposto l’obbligo vaccinale alle persone che a quel giorno non avranno ricevuto alcuna dose del vaccino contro il Covid-19.

Dal prossimo lunedì attivato anche il lockdown anche per i vaccinati. L’Austria diventa il primo Paese dell’Unione Europea ad imporre il vaccino.

“Dobbiamo guardare davanti alla realtà, chi è contro al vaccino compie un attento alla nostra salute, non vogliamo la quinta e la sesta ondata, il virus non va via, il virus resta”, ha detto il cancelliere Schallenberg.

Da lunedì il Paese attiverà la misura del lockdown, anche per vaccinati, per arginare il più possibile la quarta ondata di Covid-19.

Come ha affermato il cancelliere Alexander Schallenberg, ”è l’unica opzione”. Il lockdown durerà al massimo 20 giorni e dal 13 dicembre il lockdown interesserà solo persone vaccinate.

In Germania contagi quintuplicati in un mese

“La situazione è seria, è ancora più seria della settimana scorsa. La dinamica del contagio non è stata interrotta. In quattro settimane l’incidenza del virus si è quintuplicata”.

Sono le parole del ministro della Salute tedesco Jens Spahn, in conferenza stampa a Berlino con il presidente del Robert Koch Institut. Spahn ha citato le misure anticovid decise ieri che “andranno implementate e controllate”.

“Avevamo sperato in un inverno, ma a causa della variante delta e dell’alto tasso di persone che non sono vaccinate la situazione è ancora grave, anzi per certi aspetti peggiori che in passato” ha aggiunto Lothar Wieler, il presidente del Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco.

Wieler ha sottolineato ancora una volta l’importanza delle vaccinazioni per limitare il contagio. “Le vaccinazioni e le terze dosi sono importantissime per contrastare i contagi, lo vediamo bene da tutti i dati.

Ma per bloccare la diffusione della pandemia c’è anche bisogno di una massiccia riduzione dei contatti” ha detto. “Non possiamo piu’ accettare questo aumento dei contagi”, ha aggiunto il capo dell’Rki.

Il Bundesrat oggi approva il nuovo pacchetto di restrizioni tese a contrastare la nuova, violenta ondata di Covid che sta investendo la Germania.

L’approvazione della Camera alta tedesca arriva dopo che ieri la cancelliera tedesca Angela Merkel e i leader dei 16 governi regionali hanno concordato una serie di misure per contrastare i contagi del covid 19 e rafforzare la vaccinazione.

Bar, ristoranti, luoghi di svago, sport e cultura saranno accessibili solo a chi è vaccinato e guarito dal covid.

La regola del 2G – via libera a vaccinati e guariti – scatterà, come già è accaduto in diverse regioni, quando si arriverà ad una incidenza di 3 ricoverati ogni 100mila abitanti.

Se l’incidenza scenderà sotto questa soglia per 5 giorni consecutivi, le regole potranno essere allentate.

La regola non vale per chi ha meno di 18 anni. Se l’incidenza dei ricoverati sale oltre i 6 ogni 100mila abitanti, verrà richiesto un test negativo anche a vaccinati e guariti per accedere ai luoghi pubblici.

Inoltre le persone che lavorano in diversi settori, fra cui ospedali e case di riposo, dovranno vaccinarsi contro Covid-19. Il requisito del vaccino dipenderà da quanto contatto vi è fra il lavoratore e le persone più a rischio, ha spiegato Hendrik Wuest, capo della conferenza dei premier dei Land.

Wuest ha sottolineato che vi sarà un’offensiva per facilitare le vaccinazioni di tutti i cittadini e permettere a tutti di ricevere una terza dose a partire da cinque mesi dopo la seconda.

Saranno inoltre organizzati team di vaccinazione mobile, che lavoreranno assieme con i centri vaccinali, gli ospedali, i medici privati e le imprese per favorire l’immunizzazione.

Si ritiene anche che nelle prossime settimane sarà autorizzata la vaccinazione a partire da 5 anni. Infine sono stati decisi aiuti economici per i settori più colpiti dalle misure restrittive.

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