Nonostante la Polonia sia tra i paesi europei con un altissimo numero di contagi da Covid-19 (solo ieri, 10 novembre, sono stati 18.546, con centinaia di morti), oggi per le strade di Varsavia sfila l’annuale marsz niepodleglosci (Marcia per l’indipendenza). L’11 novembre è infatti il giorno in cui si celebra l’anniversario della nascita della Seconda Repubblica di Polonia e la giornata, dal 2008, è diventata l’occasione per le frange più estreme della destra nazionalista polacca per scendere in piazza con manifestazioni molto impressionanti sia per numero di persone che partecipano, sia per gli slogan dichiaratamente razzisti, omofobi e misogini sbandierati dai manifestanti.
Quest’anno la manifestazione capita in un momento in cui la tensione al confine polacco-bielorusso è altissima, con il dittatore Lukashenko che minaccia di far entrare in Polonia migliaia di migranti, in questo momento ammassati ai confini tra i due paesi al freddo di novembre, con diversi episodi di violenza da parte di entrambi i paesi sulla pelle di queste persone.
Sarà anche per questa ragione che il governo polacco, di destra e molto conservatore, guidato da Morawiecki, sta deliberatamente ignorando il fatto che la grossa manifestazione -possiamo dirlo – filo fascista che sta avvenendo a Varsavia vada contro tutte le regole anti-Covid e rappresenti un enorme pericolo di focolaio non solo per la Polonia, ma per l’Europa, dato che sono molti i rappresentanti di altre forze estremiste europee che partecipano alla marcia (gli scorsi anni aveva fatto notizia in Italia la partecipazione di Forza Nuova, che è presente anche quest’anno).
L’opposizione polacca sta accusando il partito al governo, il PiS (Prawo i Sprawiedliwość, Diritto e Giustizia) di star fomentando i sentimenti nazionalisti più estremi per indirizzare l’odio delle persone verso Lukashenko e la minaccia bielorussa dei migranti. Negli scorsi giorni, le autorità di Varsavia avevano chiesto e ottenuto che la marcia non si tenesse, ma l’Ufficio per i Veterani di Guerra e le Vittime di Oppresione, un organo del governo polacco, ha dato il suo patrocinio alla manifestazione, di fatto autorizzandola.
Notes from Poland, un account Twitter di giornalismo indipendente, sta raccontando in inglese cosa sta succedendo alla marcia. Si leggono diversi episodi preoccupanti, come il fatto che un’attivista per i diritti Lgbtqi+ sia stato portato via dalla polizia, e che i manifestanti stiano bruciando immagini del leader dell’opposizione, Donald Tusk, ex presidente del Parlamento europeo, e bandiere tedesche. Non mancano bandiere con simboli nazisti, e tra l’altro segnala la presenza di Antoni Macierewicz, un leader del PiS, scortato dalla polizia. Ovviamente, sono presenti manifesti contro le persone Lgbtqi+, i migranti e l’Unione Europea. Il tutto con il tacito consenso del Governo.
Some of those gathering for the nationalist Independence March in Warsaw, which this year has been made a state event by the government, burn an image of opposition leader @donaldtusk pic.twitter.com/KrZ8wjtst5
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
A well-known protester known as Babcia Kasia (Grandma Kate) – who often appears at demonstrations in favour of women’s and LGBT rights – was removed by force by police from the area where people are gathering for the start of the nationalist march https://t.co/TElKXAZ6Vx
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
Some participants in Poland’s Independence March burn a German flag pic.twitter.com/Fylb2yOCqQ
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
“In centre of Warsaw are flying neo-Nazi Celtic crosses, the flags of Italian fascists. It’s like spitting in the face of [Warsaw Uprising] insurgents,” tweets a left-wing leader.
“By government decision, this is a state event” https://t.co/41LOrxCU9T
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
Among those at the head of nationalist Independence March is Antoni Macierewicz, a deputy leader of the ruling Law and Justice (PiS) party, who is being guarded by military police https://t.co/xunoVNDUfZ
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
Some of the more extreme elements of the Independence March, including the far-right ONR, which is one of the founders and main organisers
Flags of the Italian neo-fascist Forza Nuova, which ONR has in previous years invited to the march, are also visible https://t.co/w1jpUrOOGd
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
The nationalist Independence March #MarszNiepodleglosci passing through Warsaw pic.twitter.com/tFT737zVQm
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
“Down with the European Union” is another chant at Poland’s Independence March, which the government has this year made an official state event https://t.co/63BEVvSvn9
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
Anti-LGBT banners and chants have, as usual, also been prominent at the Independence March https://t.co/4oQpYMqclz
— Notes from Poland (@notesfrompoland) November 11, 2021
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