In Giappone creati dei mini-uffici casalinghi: una soluzione per il telelavoro dalle (minuscole) case nipponiche
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In Giappone creati dei mini-uffici casalinghi: una soluzione per il telelavoro dalle (minuscole) case nipponiche

Si chiama "Hanare Zen": è un micro fabbricato dotato di prese di corrente, una scrivania tipo bancone e pochissimo altro, all’insegna del design minimalista.

I mini-uffici giapponesi
I mini-uffici giapponesi
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16 Settembre 2021 - 11.12


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Lo smart working è un cambiamento a cui in tutto il mondo ci siamo dovuti abituare: è avvantaggiato chi vive nelle case con molti comfort, meno chi è costretto a condividere molti spazi con la famiglia.

Il design giapponese si adatta alle nuove necessità del telelavoro causa Covid-19 con una soluzione perfetta per gli spazi molto ridotti delle case nipponiche: Hanare Zen è un mini ufficio lungo 1 metro 80 per 91 centimetri di larghezza.

Nella mente dei suoi ideatori, è l’ideale per i lavoratori in cerca di un luogo riparato e silenzioso nel quale svolgere la propria attività professionale, estraneandosi dal resto della famiglia, che solitamente vive in un appartamento di piccola metratura.

Hanare Zen è un micro fabbricato dotato di prese di corrente, una scrivania tipo bancone e pochissimo altro, all’insegna del design nipponico minimalista, che pertanto aiuta a mantenere le cose ben ordinate.

Può essere costruito adiacente alla casa, ad esempio su un balcone, in soli due giorni, ovviamente tempo permettendo. Tutte caratteristiche racchiuse nel nome scelto dalla società che lo produce, la KI Star Real Estate, popolare costruttore di case giapponese, che ha preso i primi ordini pochi giorni fa, con la speranza di trovare un mercato tra coloro che lottano per lavorare in case anguste. 

“L’uso di ‘Zen’ nel nome rappresenta il concetto minimalista di ridurre le dimensioni e le caratteristiche solo a ciò che è necessario”, ha spiegato l’azienda leader. L’ufficio di casa quasi tascabile ha un costo di circa 4.239 euro e al momento può essere ordinato solo a Tokyo e nelle vicine prefetture.  

Per circa il 70% della popolazione di Tokyo che vive in appartamenti e non potrebbe utilizzare una costruzione come l’Hanare Zen, lavorare nelle proprie auto è già diventato un modo per trovare un po’ di pace e tranquillità.

Di conseguenza è cresciuta la domanda per una gamma di accessori di sostegno al lavoro a bordo di macchine, quali supporti per computer che si adattano a volanti, scrivanie pieghevoli, mini-ventilatori, batterie portatili e schermi per finestre per allontanare le distrazioni esterne.  

A Kawasaki, a Sud di Tokyo, la Tokyu Railway Company ha ristrutturato vecchi vagoni ferroviari e li ha convertiti in spazi di lavoro remoti che possono essere affittati per 1,55 euro l’ora presso il suo Train & Bus Museum. Inoltre alcune sue biglietterie sono state allestite in open space lavorativi, per compensare il calo delle vendite come conseguenza della pandemia. 

Pur non avendo decretato un lockdown restrittivo, il governo giapponese ha chiesto di lavorare da casa il più possibile per evitare mezzi pubblici solitamente affollati e contagi negli uffici. Il quarto stato di emergenza è stato prorogato fino a fine settembre a Tokyo, Osaka e in altre 17 prefetture.

Anche se l’epidemia appare sotto controllo, il 90% delle principali aziende hanno optato per il telelavoro e annunciato di volerlo portare avanti in futuro. Per giunta il 1 settembre il governo ha lanciato la nuova Agenzia digitale, incaricata di accelerare la digitalizzazione dell’economia, dei processi amministrativi per le autorità locali, il governo centrale e il settore aziendale in generale, accrescendo ulteriormente la possibilità di lavorare da casa.

 

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