Mosca tende la mano ai talebani: "Hanno promesso un Afghanistan civilizzato"
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Mosca tende la mano ai talebani: "Hanno promesso un Afghanistan civilizzato"

Il rappresentante Ekho Moskvy: "Una decisione sul riconoscimento del regime del movimento talebano sarà presa a seconda di quanto responsabilmente governerà il paese"

Talebani a Kabul
Talebani a Kabul
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16 Agosto 2021 - 11.30


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L’emirato islamico che nasce oggi, costruito dai talebani sullo stato dell’Afghanistan trova i primi appoggi.  
I Talebani hanno promesso alla Russia che costruiranno un Afghanistan “civilizzato”, “libero dal terrorismo e dal traffico di droga”.

Lo sostiene l’ambasciatore russo a Kabul Dmitry Zhirnov, citato da Interfax.

La leadership russa prenderà poi “una decisione sul riconoscimento del regime del movimento talebano a seconda di quanto responsabilmente governerà il paese”.

Lo ha detto alla stazione radio Ekho Moskvy il rappresentante speciale del presidente russo per l’Afghanistan Zamir Kabulov.

“Osserveremo la loro linea reale. Vogliamo che l’Afghanistan sia civilizzato, vogliamo che non ci sia terrorismo in Afghanistan, vogliamo che non ci sia droga, vogliamo che i diritti umani siano rispettati, vogliamo che l’Afghanistan abbia buone relazioni con tutti i paesi del mondo.

Tutte queste promesse ci sono già state fatte dai talebani, speriamo che vengano rispettate”, ha detto Zhirnov al canale televisivo Russia-24.

“Sulla base di questi principi stileremo la nostra linea ma dobbiamo aspettare, i talebani sono entrati in citta’ solo ieri”, ha aggiunto.

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 L’ironia su Nato e Usa: hanno addestrato l’esercito afghano che è fuggito al primo sparo – La presa di Kabul da parte dei Talebani ha colto di sorpresa la Russia. Lo ha detto l’inviato presidenziale russo per l’Afghanistan, Zamir Kabulov, che ha anche escluso che l’ascesa dei Talebani possa spiegarsi con qualsiasi sorta di accordo con gli Stati Uniti.

“Credevamo che l’esercito afgano – qualunque esso sia – avrebbe mostrato resistenza per qualche tempo. Tuttavia, sembra che siamo stati troppo ottimisti sulla qualità delle truppe addestrate dagli americani e dalle forze della Nato: sono fuggiti al primo sparo”, ha sottolineato Kabulov.

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