In Germania l’Ufficio per la protezione della Costituzione, ossia l’intelligence interna, ha annunciato di aver posto sotto sorveglianza parte del movimento anti-restrizioni sulla pandemia, che in Germania manifesta regolarmente e spaccia fake news e teorie del complotto sul virus.
I “fenomeni, gruppi e individui” che mettono in discussione i “principi costituzionali essenziali” sono nel mirino delle autorità da quando la Germania ha adottato misure che violano le libertà pubbliche per combattere la diffusione del virus, ha detto il ministero. “Il nostro ordine democratico di base, così come le istituzioni statali come parlamenti e governi, sono stati oggetto di molteplici attacchi dall’inizio delle misure per contenere la pandemia Covid-19”, ha insistito il ministero.
Con questa decisione l’intelligence interna, che teme che la diffusione delle teorie del complotto possa continuare dopo la fine della pandemia, può ora raccogliere dati su alcune persone che operano nell’ambito di questo movimento.
Da un anno ormai, questo vasto e movimento di “liberi pensatori” organizza regolarmente manifestazioni in tutta la Germania per protestare contro le restrizioni. Questi raduni sfociano presto in incidenti con la polizia che ha già dovuto usare cannoni ad acqua o gas lacrimogeni. Mercoledì scorso una manifestazione ha riunito, secondo la polizia, circa 8.000 persone a Berlino, nel momento in cui i deputati hanno adottato una riforma che prevede in particolare per la prima volta il coprifuoco a livello nazionale oltre una certa soglia di contagi.
Gran parte di questi manifestanti non indossa mascherine e non rispetta le misure di distanziamento. Alcuni denunciano “la dittatura” imposta dalla lotta alle ondate epidemiche, altri mettono in dubbio l’esistenza stessa del virus. Berlino ritiene che questi “liberi pensatori” stiano diffondendo tra le altre cose “miti cospiratori come QAnon”, il movimento iniziato negli Stati Uniti, o “altri sentimenti antisemiti”. Le autorità tedesche inoltrano ritengono che sempre più spesso queste proteste siano utilizzate per provocare scontri.
Gli organizzatori di queste manifestazioni “mostrano in parte chiaramente che la loro agenda va oltre la semplice mobilitazione per protestare contro” le misure restrittive, ha indicato il ministero, per il quale si ricercano consapevolmente legami con appartenenti dell’estrema destra tedesca.
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