Ddl Zan, anche a Bologna la Lega tenta ostruzionismo: "Legge ideologica, le tutele ci sono già"
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Ddl Zan, anche a Bologna la Lega tenta ostruzionismo: "Legge ideologica, le tutele ci sono già"

La capogruppo della Lega Francesca Scarano ha tentato di rinviare un ordine del giorno in cui si chiedeva una rapida calendarizzazione del ddl Zan in Parlamento

Francesca Scarano
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12 Aprile 2021 - 14.38


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La Lega sta tentando in tutti i modi di fare ostruzionismo sul Ddl Zan: a Bologna, Emily Clancy di Coalizione Civica ha presentato un ordine del giorno in consiglio comunale per chiedere di sollecitare una “rapida calendarizzazione dell’esame del disegno di legge” e auspicarne “una celere approvazione”. Clancy ha chiesto di poter discutere con urgenza il documento, quindi direttamente nella seduta di oggi, ma la capogruppo del Carroccio, Francesca Scarano, ha espresso parere contrario cercando così di rinviare l’odg in commissione: tentativo andato a vuoto, visto che l’urgenza è stata approvata con 26 voti a favore e sette contrari.
Nell’odg, in premessa, si sottolinea che l’amministrazione comunale di Bologna, “da sempre in prima linea nel contrasto ad ogni forma di discriminazione, si è contraddistinta per le politiche e le azioni innovative e positive per la lotta alle discriminazioni e a tutte le forme di violenza basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale”.
Inoltre, nel documento si ricorda che il Consiglio comunale “si è espresso più volte contro l’omotransfobia e per la promozione di azioni positive per il contrasto alle discriminazioni”: in particolare, l’aula di Palazzo D’Accursio si è pronunciata sull’iter del ddl Zan con un precedente odg presentato da Gabriella Montera (Pd) e approvato il 5 ottobre 2020. Intanto, continuano a registrarsi “quotidiane aggressioni che vedono come vittime persone appartenenti alla comunità Lgbtqi+” ma il testo del ddl, “approvato in prima lettura alla Camera – continua l’odg – attende l’esame del Senato, esame che ha già subito diversi rinvii”.
Per questo, il documento chiede una rapida calendarizzazione e poi una celere approvazione del ddl. “Non entro per il momento nel merito dell’odg e della tematica affrontata, avremo occasione di farlo più avanti – afferma Scarano al momento di votare l’ammissibilità del documento – ma entro nel merito della richiesta di urgenza, nel senso che io e il mio gruppo non la vediamo assolutamente”.
Per come si sta affrontando la questione, “riteniamo ci sia un approccio prettamente se non quasi esclusivamente ideologico – continua la leghista – e per fortuna le tutele richieste comunque già ci sono”. Questa, come abbiamo ripetuto più volte, è una bugia: il reato di omofobia in Italia non esiste, non esiste l’aggravante omofoba e non esiste una tutela in caso di discriminazioni. 
Per quanto riguarda “i rinvii che vengono citati nel dispositivo – aggiunge Scarano- è giusto, ad onor del vero, precisare che se ci sono stati è solo per questioni tecniche, tra l’altro ben evidenziate dal senatore Andrea Ostellari”, il presidente leghista della commissione Giustizia del Senato, “che voleva risolverle per poter procedere”. Su questo dibattito, ad ogni modo, per la Lega “non c’è bisogno dell’urgenza e per fortuna – ribadisce Scarano – nel nostro Paese le tutele che il ddl richiede già sono previste, lo sappiamo benissimo” conclude, mentendo di nuovo, Scarano. 

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