Una pandemia affrontata fin da subito nel peggiore dei modi: prima dando il cattivo esempio con i suoi comportamenti da folle in mezzo alla gente, e dopo evitando qualsiasi posizione che poteva essere da contrasto alla pandemia.
Bolsonaro è la peggior cosa che potesse succedere a un Brasile martoriato dal Covid e l’Oms cerca in qualche modo di porre rimedio.
“E’ molto preoccupante quello che sta succedendo in Brasile e stiamo guardando a che consigli possiamo dare, che supporto anche dal nostro ufficio regionale”, evidenzia l’esperto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Bruce Aylward, oggi durante il consueto aggiornamento sulla pandemia nel mondo, mentre il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato come si stia valutando fra i vari aspetti anche un aumento della produzione locale di vaccini.
Parlando della situazione del Paese, funestato da morti e da un’esplosione di casi di Covid, Aylward ha osservato come si sta vivendo “l’inferno furioso di un’epidemia, che richiede un’azione a livello di popolazione, nella rapida identificazione e isolamento dei casi, per rallentare questa cosa”.
Ok il vaccino, ha puntualizzato Aylward, ma “cruciali” per l’esperto sono “le misure” sociali e di sanità pubblica “che devono essere applicate a livello massiccio”.
Nell’ambito dell’interazione dell’Oms con le autorità del Brasile e il locale ministero della Salute “un’area di discussione è anche come possiamo aumentare la produzione locale di vaccini – ha detto il Dg Oms, Tedros – Stiamo collaborando su questo e penso che la produzione locale aiuterebbe anche ad aumentare il volume del vaccino anti-Covid” disponibile.
“Il Brasile ha una certa capacità e sarà questione di potenziarla, continueremo a dare sostegno su questo”.
Argomenti: covid-19
