Greta Thunberg non parteciperà alla conferenza sul clima di Glasgow: protesta contro il divario sui vaccini
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Greta Thunberg non parteciperà alla conferenza sul clima di Glasgow: protesta contro il divario sui vaccini

La giovane attivista: " Deplorevole il fatto che alcuni giovani si vaccinino prima delle categorie a rischio e che i paesi ricchi accumulino dosi a discapito dei poveri"

Greta Thunberg
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9 Aprile 2021 - 17.41


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Un gesto forte e da cui dovremmo prendere tutti esempio: la giovanissima attivista per il clima Greta Thunberg ha annunciato che non parteciperà alla grande conferenza sul clima Cop26 di Glasgow in programma a novembre.

Tutto questo per denunciare l’accesso iniquo ai vaccini contro il Covid-19 nel mondo che impedirà a vari Paesi di prendere parte all’evento in condizioni di parità.

“Tutti devono partecipare nelle stesse condizioni in questo caso e se le persone non sono tutte vaccinate per allora e non potranno viaggiare, non sarà il modo giusto di procedere. Allo stato attuale delle cose, non parteciperò alla Cop26, se continua come oggi, e cioé che i paesi ricchi accumulano vaccini a discapito dei paesi più poveri”, ha spiegato in un’intervista da remoto con France Presse.

La diciottenne ideatrice dei “Fridays for future” ha dichiarato di deplorare il fatto che entro novembre i Paesi più ricchi vaccineranno giovani sani “molto spesso a scapito di gruppi a rischio in altre parti del mondo” e ha chiesto ai Paesi ricchi di condividere le loro dosi.
“Se questo non sarà possibile, suggerisco di spostare (la Cop 26) affinché tutti possano partecipare nelle stesse condizioni”, ha chiesto.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha più volte avvertito sui rischi sanitari posti dai differenti ritmi di vaccinazione tra paesi ricchi e poveri, invitando a ridurre il “nazionalismo vaccinale”.

Almeno 708,4 milioni di dosi di vaccino anti-Covid sono state somministrate nel mondo, secondo un conteggio realizzato da Afp sulla base di fonti ufficiali.

Ma sussitono forti disuguaglianze tra paesi a “reddito elevato”, che concentrano quasi la metà delle dosi somministrate, e i paesi economicamente più deboli dove sono state somministrate lo 0,1% delle dosi.

In Africa è stato inoculato il 2% dei vaccini nel mondo, ha denunciato la direttrice per l’Africa dell’Oms Matshidiso Moeti.

Amnesty International ha denunciato il “quasi monopolio” dei paesi ricchi sui vaccini.

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