I cittadini dello Stato messicano di Chiapas stanno rifiutando di venire vaccinati
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I cittadini dello Stato messicano di Chiapas stanno rifiutando di venire vaccinati

Non si tratta di semplice negazionismo: gli abitanti di Chiapas sono spesso popolazione indigene che hanno sempre avuto molta sfiducia nello stato centrale messicano

Indigeni di Chiapas
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2 Marzo 2021 - 17.05


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Secondo quanto riferisce la Cnn, in Messico la campagna vaccinale sta incontrando la strenua resistenza dei cittadini, che per una larga fetta non vogliono ricevere ilvaccino. 
Ad Aldama, una piccola città di circa 7.000 abitanti situata negli altopiani centrali dello stato messicano meridionale del Chiapas, molti cittadini hanno confermato che non si vaccineranno, indipendentemente da qualsiasi piano di somministrazione o dallo Stato di provenienza del siero. “Perché dovrei vaccinarmi? Non sono malata. Non sarebbe bello se cercassero di costringerci a vaccinarci. Non lo so”, ha spiegato María Magdalena López Santís, alla Cnn.
Le comunità indigene come Aldama hanno una storia di sfiducia nei confronti del governo federale. Nel migliore dei casi, dicono i leader della comunità, sono stati ignorati. Nel peggiore dei casi, sono stati oggetto di accaparramento di terre, discriminazioni, abusi e attacchi. Questa volta, la causa delle esitazioni sui vaccini sono la mancanza di informazioni e le teorie del complotto, diffuse a macchia d’olio nella regione. Tomás López Pérez, segretario comunale di Aldama, ha confermato che molte persone lì ritengono che i vaccini possano fare più male che bene.
“Le persone non sono ben informate su questo. Dal momento che non sappiamo veramente di cosa siano fatti i vaccini, riteniamo che contengano il virus e questo è il motivo principale per cui le persone non vogliono essere vaccinate”, ha commentato.
José López López, sindaco di San Juan Cancuc, un’altra città indigena situata negli altopiani centrali del Chiapas, da parte sua ha inviato una lettera alle autorità sanitarie statali, informandole della decisione del suo comune di rifiutare qualsiasi vaccino. Nella lettera, López scrive che il comune di 24.000 persone, composto da 45 comunità, ha tenuto una riunione a fine gennaio in cui gli anziani della città hanno deciso che “la campagna di vaccinazione non sarà consentita”. La lettera parla anche di “possibili effetti negativi” del vaccino.
Il dipartimento della Salute dello Stato del Chiapas ha risposto che rispetta l’autonomia delle popolazioni originarie, anche se i funzionari hanno insistito sul fatto che continueranno a promuovere il dialogo con quelle comunità per il bene della salute di tutti. Il governatore Rutilio Escandón, recentemente si è dedicato molto al tentativo di screditare le teorie del complotto e le falsità sul vaccino Covid-19 ed ha chiesto alla gente del Chiapas di “non cadere preda delle bugie di chi cerca di approfittare di un’emergenza sanitaria e di chi sta vendendo ‘vaccini’ sui social media”. “I vaccini non sono disponibili privatamente. Sono gratuiti e saranno disponibili per tutti”, ha scritto Escandón su Twitter.
Alla domanda specifica sul rifiuto delle comunità indigene del Chiapas di vaccinarsi, il presidente López Obrador ha sottolineato che nessuno sarà costretto a prendere il vaccino contro il coronavirus. “Tutto è volontario”, ha spiegato il capo dello Stato. “Ripeto: nulla è per forza, ma tutto per ragione e diritto. (Dobbiamo) convincere, persuadere, informare, orientare, sensibilizzare, senza imporre nulla”.

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