Denunciò dati falsi sul Covid Florida, ora la polizia perquisisce la sua casa: "Hanno puntato le armi ai miei figli"
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Denunciò dati falsi sul Covid Florida, ora la polizia perquisisce la sua casa: "Hanno puntato le armi ai miei figli"

La scienziata Rebekah Jones aveva denunciato una manipolazione dei dati dei contagi in Florida ed era stata licenziata. Ora è accusata di aver hackerato il sistema

Rebekah Jones
Rebekah Jones
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8 Dicembre 2020 - 17.53


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Rebekah Jones, la scienziata ideatrice del database ufficiale per il tracciamento sui dati Covid nello stato della Florida era stata licenziata dal Dipartimento di Salute lo scorso maggio perché lo aveva accusato di aver manipolato i dati sui contagi in modo da allentare le restrizioni. La Jones aveva denunciato pubblicamente che un superiore del dipartimento le aveva chiesto di manipolare i dati dello stato per far sembrare che la Florida fosse più vicina a raggiungere i suoi obiettivi di riapertura di quanto non fosse in realtà.
Oggi Jones ha pubblicato dei video su Twitter in cui mostra la polizia della Florida che ha compiuto delle perquisizioni nella sua casa, sequestrandole alcuni effetti personali e puntandole contro le armi. Jones è accusata i aver hackerato un sistema di allarme del governo, inviando un messaggio non autorizzato ai membri del team di risposta alle emergenze, esortandoli a rivelare la reale entità della crisi sanitaria.
Il capo della polizia della Florida, Rick Swearingen, ha dichiarato che l’hack è originato dall’indirizzo di Jones, e che un mandato di perquisizione è stato ottenuto sulla base delle prove fornite dalle indagini. Ha inoltre respinto le accuse della scienziata secondo cui gli agenti avrebbero minacciato con le armi i figli e il marito. “Gli agenti sono entrati in casa secondo i normali protocolli e hanno sequestrato diversi dispositivi che verranno analizzati dalle autorità giudiziarie – ha detto – In nessun momento le armi sono state puntate contro persone presenti nell’abitazione”.
Jones ha dichiarato di credere che la perquisizione sia stato orchestrata dal governatore della Florida Ron DeSantis, pubblicamente accusato di mala gestione della pandemia. Tra i dispositivi confiscati dagli agenti c’erano anche le unità flash che alla Cnn Jones ha detto contenevano “prove che funzionari statali mentivano a gennaio su cose come rapporti interni e avvisi dal Cdc”, così come “prove di attività illegali da parte dello stato”.
La scienziata sostiene di aver avuto accesso a quei rapporti legalmente e che alcuni le erano stati inviati da altre persone dopo che aveva lasciato il Dipartimento della Salute. “Questo è ciò che accade quando si sfidano persone potenti e corrotte – ha denunciato Jones – Se pensa che questo mi spaventerà fino a farmi tacere, si sbaglia”.
Il primo dicembre, la Florida è diventata il terzo stato degli Stati Uniti a registrare un milione di casi confermati di coronavirus, dopo il Texas e la California. Nonostante l’alto tasso di infezione, il governatore DeSantis ha finora escluso ulteriori restrizioni per cercare di contenere la diffusione del virus.

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