Zangrillo ancora ottimista: "Ci sono i focolai ma non mi preoccupano, ecco perché"
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Zangrillo ancora ottimista: "Ci sono i focolai ma non mi preoccupano, ecco perché"

Lo specialista in Anestesia e Rianimazione dell'ospedale S. Raffaele: Il virus in questo momento non produce malati, solo 3 su 256 sono stati ricoverati per precauzione"

Alberto Zangrillo
Alberto Zangrillo
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26 Giugno 2020 - 20.13


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La sua teoria è chiara: in virus c’è ma non provo più casi gravi e quasi tutti i positivi non sono malati. Quindi bisogna essere preoccupati ma senza esagerare.

 “Il virus c’è, è contagioso, continua a circolare e probabilmente non ci mollerà per molto tempo, ma noi dobbiamo smettere di perdere del tempo a rincorrere il parere di dieci clinici invece di continuare a mettere in atto quello che abbiamo fatto finora e lo abbiamo fatto bene”.

Lo ha detto Alberto Zangrillo, specialista in Anestesia e Rianimazione dell’ospedale S. Raffaele nella trasmissione Tg2 Post. Il medico – tra i dieci firmatari del manifesto in cui si sottolinea l’impennata dei casi cosiddetti “debolmente positivi” e una marcata riduzione dei casi di Covid-19 con sintomatologia – ha chiarito: “i focolai non mi preoccupano. Perché? Perché di queste 256 persone di oggi mi risulta che solo 2, forse 3 unità siano ricoverate per precauzione in ospedale. Quindi non è che non arrivano in terapia intensiva: i malati non arrivano in ospedale perché non ci sono malati. Con questo, teniamo le mascherine, distanziamoci e comportiamoci bene. Punto”.

 

 

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