In Australia troppo razzismo verso i cinesi, Pechino emette un'allerta viaggi
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In Australia troppo razzismo verso i cinesi, Pechino emette un'allerta viaggi

In Australia recentemente si sono verificati molti episodi di razzismo verso le persone asiatiche. Lo ammette anche l'Australia, che però critica la scelta di Pechino

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8 Giugno 2020 - 15.55


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È tensione tra Pechino e Canberra da quando la Cina ha emesso un’allerta viaggi in Australia a causa del crescente razzismo esistente nel paese verso le persone asiatiche. 
“Recentemente si sono verificati numerosi atti di discriminazione contro la popolazione asiatica e cinese in Australia”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying durante una conferenza stampa. “Molti cittadini cinesi vengono insultati, alcuni sono anche stati aggrediti in città quali Sydney, Melbourne e Brisbane”.
Tra i temi oggetto di tensione tra i due paesi l’insistenza da parte dell’Australia per la realizzazione di un’inchiesta indipendente sull’origine della pandemia da Coronavirus, riscontrato la prima volta nella città cinese di Wuhan.
Tra i temi oggetto di tensione tra i due paesi l’insistenza da parte dell’Australia per la realizzazione di un’inchiesta indipendente sull’origine della pandemia da Coronavirus, riscontrato la prima volta nella città cinese di Wuhan.
Quella sui viaggi è un’allerta simbolica, con scarsi effetti pratici, visto che il governo australiano, proprio a causa del Coronavirus, ha imposto restrizioni e la chiusura delle frontiere. Il ministro del Commercio australiano Simon Birmingham ha nel frattempo ammesso nel corso di dichiarazioni rese all’emittente Abc che sono stati registrati incidenti a sfondo razzista nel paese. “Ci sono stati, però non credo che l’Australia sia una destinazione pericolosa per coloro che provengono dalla Cina”.

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