La criminalizzazione dell’opposizione, con particolare riguardo al partito filo-curdo che vede il suo leader in galera da molto tempo e tanti sindaci democraticamente eletti destituiti. Sempre con la stessa accusa: terrorismo.
Perché nella Turchia di Erdogan basta uno starnuto che non piaccia al Sultano per essere considerati terroristi o amici dei terroristi.
Soprattutto del Pkk (i curdi) ma anche appartenenti alla cosiddetta rete di Gulen, considerata responsabile del fallito colpo di Stato.
Adesso tre ex parlamentari dell’opposizione in Turchia sono stati mandati in prigione stamani, il giorno dopo che il Parlamento ha revocato i loro seggi. Uno degli di loro proviene dal Partito popolare repubblicano (Chp) e altri due dal Partito democratico popolare (Hdp). Le sentenze definitive del procedimento giudiziario contro Enis Berberoglu (5 anni e 10 mesi) di Chp e Leyla Guven (6 anni e 3 mesi) e Musa Farisogullari (9 anni) sono state lette nell’assemblea generale. Lo riferisce l’agenzia Anadolu.
I due curdi, occidente, sono stati considerati terroristi. Grande scalpore ha destato l’arresto di Leyla Guven, che è un simbolo della lotta anti-fascista e del fascismo di stato e una dei simboli della della resistenza curda e della libertà di tutti i popoli.
L’opposizione denuncia il golpe. Ma il golpe c’è da tempo.
Her gün sabah kalkıyoruz halkın iradelerine darbe yapılıyor bu halk yılardır boyun eğmedi
Susma sustukça sıra sana gelecek #BerxwedanJiyane #LeylaGuven #MusaFarisoğulları #EnisBerberoğlu #kahrolsunfaşizm https://t.co/wNLUC80kYZ— Veli Şen (@veli217233) June 5, 2020