Diventata il simbolo dei razzisti: ordinata la rimozione della statua del generale Lee
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Diventata il simbolo dei razzisti: ordinata la rimozione della statua del generale Lee

Ralph Northam, governatore democratico della Virginia, ha annunciato di voler togliere dal centro di Richmond la statua del generale della Confederazione

La statua del generale della Confederazione Robert Lee a Richmond
La statua del generale della Confederazione Robert Lee a Richmond
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4 Giugno 2020 - 17.55


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Al di là della sua figura storica – sulla quale si esprimeranno gli storici – il suo nome e la sua immagine è stata trasformata nel simbolo dei razzisti e dei suprematisti bianchi,
Ed è venuto il tempo di correre ai ripari.
 “Siamo qui per essere onesti sul nostro passato e parlare del nostro futuro”. Così Ralph Northam, governatore democratico della Virginia, ha annunciato di aver ordinato la rimozione “al più presto” dal centro di Richmond della statua del generale della Confederazione Robert Lee, da diventata uno dei simboli delle divisioni razziali dell’America. “In Virgina abbiamo fissato alti ideali di libertà ed eguaglianza ma non siamo stati all’altezza di molti di loro”, ha aggiunto il governatore.
L’annuncio arriva dopo sei giorni di manifestazioni nell’ambito della protesta nazionale per l’omicidio di George Floyd a Richmond, l’antica capitale della Confederazione, dove migliaia di persone hanno manifestato contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani.
Anche uno dei discendenti del generale Lee, che da anni si batte per la rimozione della statua del suo avo, ha partecipato alla conferenza stampa: “il tessuto stesso della nostra nazione è a rischio, ed io ho scelto di essere dalla parte della storia, a differenza del mio antenato”.
Northam aveva espresso il suo appoggio alla rimozioni sin dal raduno dei suprematisti bianchi del 2017 a Charlottesville – che considerano la bandiera e le statue confederate il simbolo dei loro ideali razzisti – ma finora aveva rimandato temendo una reazione negativa da parte di una parte degli elettori dello stato, anche perché non era chiaro se avesse l’autorità per dare un ordine del genere. Ora l’Assemblea Generale della Virginia ha approvato una legge in questo senso.
“I simboli sono importanti e la Virginia finora non ha voluto fare i conti con i simboli – ha detto ancora il democratico – era sbagliato allora ed è sbagliato adesso, per questo rimuoviamo la statua”.

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