Il veterinario-eroe delle Faroe: ha riconverito i testi sui salmoni per controllare il coronavirus
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Il veterinario-eroe delle Faroe: ha riconverito i testi sui salmoni per controllare il coronavirus

Il suo nome è Debes Christiansen e grazie al suo metodo le Faroe hanno solo 184 malati e nessuna vittima, tanto che il lockdown finirà il 20 aprile

Debes Christiansen
Debes Christiansen
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8 Aprile 2020 - 16.15


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Le isole Faroe, remoto arcipelago nel Nord dell’Atlantico tra L’Islanda e la Norvegia, sono tra le cinque nazioni europee dove il Coronavirus non ha colpito con la forza devastante che ha avuto altrove, tanto da avere solo 184 malati e nessuna vittima (gli altri paesi risparmiati sono Lettonia, Georgia, Malta e Liechtenstein). Merito di questo risultato è il dottor Debes Christiansen, di professione veterinario, che ha adattato i test in uso nel suo laboratorio per rilevare le malattie virali dei salmoni d’allevamento in modo da poter testare i suoi connazionali per il coronavirus. 
Oggi Bárður á Steig Nielsen, premier dell’arcipelago che si autogoverna pur facendo parte del Regno di Danimarca, ha annunciato che asili e scuole primarie riapriranno il 20 aprile, insieme alle classi delle superiori dell’ultimo anno, mentre lo sport riprenderà a porte chiuse.
Christiansen, che dirige il Laboratorio nazionale di riferimento per le malattie ittiche e animali nella capitale Torshavn, aveva allertato le autorità dei pericoli del coronavirus già a gennaio. Il suo laboratorio, che testa soprattutto le infezioni virali nei salmoni, ha comprato gli ingredienti necessari per testare gli umani. I test sui salmoni sono routine nel Paese, il cui export è per il 90% di pesce (la metà salmone), dopo un’epidemia di anemia virale nel 2001 che ha decimato la popolazione ittica degli allevamenti.
Secondo i dati ufficiali, il 10% dei 61mila abitanti delle isole è stato testato. I medici hanno tracciato e testato tutti coloro che sono entrati in contatti con i 184 positivi, 131 dei quali si sono già rimessi del tutto.

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