Richard Branson, magnate della Virgin: "Irma ha devastato la mia isola privata"
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Richard Branson, magnate della Virgin: "Irma ha devastato la mia isola privata"

Nelle immagini si vede una sala del suo resort di lusso completamente invasa dalla sabbia, con le finestre divelte

Richard Branson
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11 Settembre 2017 - 09.16


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Il miliardario britannico proprietario dell’impero Virgin, Richard Branson, ha condiviso su Instagram la portata della devastazione dell’uragano Irma sulla sua isola privata, Necker Island, nelle Isole Vergini Britanniche. Nelle immagini si vede una sala del suo resort di lusso completamente invasa dalla sabbia, con le finestre divelte, i muri danneggiati e una desolante distesa di detriti, piante cadute e sabbia all’esterno.
Come potete vedere dalle foto, molti edifici e piante a Necker sono andati distrutti o sono rimasti gravemente danneggiati. Abbiamo sentito tutta la potenza dell’uragano più forte mai registrato nell’Oceano Atlantico», scrive l’imprenditore, che la settimana scorsa si trovava sulla sua isola insieme a parte del suo staff mentre l’occhio di Irma passava proprio da lì. «Siamo molto fortunati ad avere una solida cantina costruita all’interno della Necker’s Great House (l’edificio principale, ndr) e per il fatto che tutto il nostro staff è sano e salvo», aggiunge.

Le immagini, sottolinea Branson, vogliono essere solo un esempio della portata dei danni causati dall’uragano nelle Isole Vergini Britanniche e altrove nei Caraibi. «Questa storia riguarda le decine di migliaia di persone che hanno perso le loro case e i loro mezzi di sostentamento», afferma il miliardario britannico in un comunicato sul sito della Virgin accompagnato da altre foto di Necker Island distrutta. A preoccuparlo è soprattutto la disperazione delle popolazioni delle regioni colpite: «Ci sono racconti allarmanti di disordini civili che si diffondono – scrive -. Incoraggio tutti a restare al sicuro, rimanere calmi e sostenersi gli uni gli altri. Gli aiuti stanno arrivando».

Branson, che ora fa la spola fra Porto Rico e la sua isola, sta raccogliendo fondi per la Croce Rossa Britannica ed è in contatto con «diversi governi, agenzie umanitarie e mass media». Oltre alla raccolta fondi, il suo obiettivo è mobilitare Londra perché faccia tutto il possibile per il suo possedimento d’oltremare: «Il governo britannico dovrà svolgere un ruolo gigantesco nella ripresa dei suoi territori colpiti da Irma – sottolinea -. La regione ha bisogno di un “Piano Marshall per la ripresa dai disastri”».

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