Il presidente bielorusso Lukashenko: "Il coronavirus nient'altro che una psicosi"
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Il presidente bielorusso Lukashenko: "Il coronavirus nient'altro che una psicosi"

Il padre-padrone bielorusso ha anche criticato la decisione di diversi Stati di chiudere le frontiere agli stranieri per evitare il diffondersi dell'epidemia.

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko
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19 Marzo 2020 - 20.26


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Ma chi ha il coraggio di minimizzare? I sovranisti e le persone poco avvezze alla democrazia hanno una idea particolare, tipo bolsonaro. E mentre il presidente brasiliano ha parlato di ‘isteria’, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha definito il coronavirus “una psicosi”.
“Chiamo questo coronavirus nient’altro che una psicosi, e non lo negherò mai perché ho passato molte situazioni di psicosi assieme a voi, e sappiamo quali sono stati i risultati”, ha dichiarato Lukashenko dopo aver ricevuto un rapporto sulla situazione epidemiologica in Bielorussia.
“Sono assolutamente convinto”, ha poi aggiunto, “che il panico possa colpirci più forte del virus stesso, questo è ciò che mi preoccupa maggiormente”.
Lukashenko ha inoltre criticato la decisione di diversi Stati di chiudere le frontiere agli stranieri per evitare il diffondersi dell’epidemia. “Si tratta di una completa e assoluta stupidaggine, è già evidente”, ha dichiarato il Capo di stato bielorusso, ripreso dall’agenzia Interfax.
Aleksandr Lukashenko, è al potere dal 1994, ed è stato definito l’ “ultimo dittatore d’Europa”, visto il suo pugno di ferro al comando del Paese.

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