Un nuovo incendio nell'inferno di Moria uccide una bambina di sei anni
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Un nuovo incendio nell'inferno di Moria uccide una bambina di sei anni

Medici Senza Frontiere: "Le autorità europee e greche che continuano a contenere persone in condizioni così disumane hanno la responsabilità della ripetizione di questi episodi drammatici"

Incendio a Moria
Incendio a Moria
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16 Marzo 2020 - 16.43


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Un incendio è divampato nel campo profughi di Moria, a Lesbo, uccidendo una bambina di sei anni. È il secondo incendio dopo quello di settembre, in cui un altro bambino aveva perso la vita. Gli incendi sono molto frequenti a causa dei forti venti che in questo periodo soffiano sull’isola che ospita il peggior hotspot d’Europa, un vero inferno in cui i profughi vivono ammassati, poco ascoltati dall’Europa in tempi di pace e completamente abbandonati a sé stessi mentre si combatte la battaglia contro il Coronavirus. 
Non sono ancora chiare le cause dell’incendio, né se ci sono altri decessi o feriti. Marco Sandrone, field coordinator di Medici Senza Frontiere, ha dichiarato: “Questi eventi ci mostrano ancora una volta l’impatto drammatico che possono avere sulla salute fisica e mentale delle persone che vivono in campi sovraffollati e non sicuri come il campo di Moria. Le autorità europee e greche che continuano a contenere persone in condizioni così disumane hanno la responsabilità della ripetizione di questi episodi drammatici. Quante volte dobbiamo vedere le tragiche conseguenze di questa disumana politica di contenimento prima di evacuare urgentemente le persone dall’inferno di Moria”. 

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