Coronavirus, gli aggiornamenti: 10.590 casi, 827 morti, 1.045 guariti
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Coronavirus, gli aggiornamenti: 10.590 casi, 827 morti, 1.045 guariti

I contagiati in Italia sforano quota 10mila e dalle Regioni del nord arriva un appello per misure ancora più drastiche di chiusura.

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11 Marzo 2020 - 08.23


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Angelo Borrelli, commissario per l’emergenza Coronavirus, ha riportato i dati di oggi: sono 10.590 i casi positivi in Italia, 2.076 in più di martedì. Le vittime sono salite a quota 827, 196 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1.045, 41 in più. I dati arrivano dopo che l’Oms ha dichiarato la pandemia di Covid19. 
Il virus non è diventato più aggressivo
L’Istituto Superiore di Sanità “ha isolato e sequenziato il genoma del virus di un paziente cinese allo Spallanzani e di un paziente lombardo. Ora facciamo lo stesso con un paziente veneto. Ci sono solo piccole mutazioni, il virus è come quello cinese che viene da Wuhan e non è diventato più aggressivo” in Italia. Lo ha detto Giovanni Rezza, dell’Iss.
In Lombardia 149 decessi in un giorno
Sono 617 i morti per coronavirus in Lombardia, con un aumento di 149 decessi in un solo giorno. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Si tratta dell’incremento quotidiano più alto in Lombardia da quando è iniziata l’emergenza.
Chiusura del Brennero
Chiude il Brennero, come annunciato dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz. I controlli sanitari, ieri ancora a campione, diventano serrati. Potranno lasciare l’Italia solo automobilisti in possesso di un certificato medico che poi dovranno stare in auto-isolamento per due settimane. I tir potranno, per il momento, invece transitare dopo la misurazione della temperatura corporea del camionista.
Nuovo Consiglio dei Ministri

Oggi nuovo Cdm sull’emergenza coronavirus. Sul tavolo lo scostamento dal pareggio di bilancio, che sarà poi votato in giornata dal Parlamento. Voto che avverrà scaglionato per rispettare le norme sanitarie. E ieri la positività di un primo parlamentare, il deputato Pedrazzini del misto: lui e io suoi vicini di scranno non parteciperanno alla seduta odierna.

E arriva un nuovo appello da Matteo Salvini intervistato dal Corsera che torna criticare il governo dopo l’incontro di ieri, ribadendo che una drastica chiusura avrebbe senso anche dal punto di vista economico. “Però, occorre uno stato che sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro”. Adesso sia tutta l’Europa a diventare zona rossa, non solo perché il coronavirus è una minaccia da affrontare con determinazione, ma anche “per evitare lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”.

La Lombardia vuole chiudere tutto

Ecco perché dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su tutte, è arrivato un nuovo appello per un’ennesima stretta: “chiudete tutto per 15 giorni”. I governatori vogliono che restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi (ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito. “È il tempo della fermezza – sono le parole, chiarissime, di Fontana – Bisogna chiudere tutto adesso per ripartire il prima possibile. Le mezze misure non servono”. 
Zero contagi a Codogno 

Intanto si registra, però un dato positivo. Zero nuovi contagi: è il dato di ieri che riguarda il Comune di Codogno, ormai famoso in tutto il mondo dopo aver fatto registrare il primo ricoverato da coronavirus riconosciuto in Italia. E immediato è arrivato il commento di Francesco Passerini, sindaco della città oltre che presidente della Provincia di Lodi. “Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un grande risultato ma vogliamo dire che noi, che siamo stati zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al calo che speravamo”. 

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