Protesta contro il tradimento: ragazzo curdo si dà fuoco davanti a una sede dell'Onu
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Protesta contro il tradimento: ragazzo curdo si dà fuoco davanti a una sede dell'Onu

Un giovane di 21 anni si è cosparso di benzina nel cortile dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a Ginevra. Ha ripostato gravissime ustioni

La sede dell'Unhcr a Ginevra
La sede dell'Unhcr a Ginevra
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globalist Modifica articolo

23 Ottobre 2019 - 09.33


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Una forma estrema di protesta per la tragedia di un popolo tradito da tutti dopo aver sconfitto il terrorismo.
Tradito dagli Stati Uniti, tradito dalla Russia e anche dall’Europa che alla fine non ha mosso un dito per impedire questa catastrofe umanitaria.
Un curdo-siriano si è dato fuoco a Ginevra davanti a una rappresentanza delle Nazioni Unite.
L’uomo, nato nel 1998 e domiciliato in Germania, si è cosparso di benzina nel cortile dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), tra Rue de Montbrillant e Avenue de France.
I soccorritori sono riusciti a spegnere le fiamme e a tenerlo (si spera) in vita. Il ferito è stato portato in elicottero al Chuv di Losanna, un ospedale specializzato nel trattamento delle vittime di ustioni.
Stando alle testimonianze I residenti hanno sentito grida intorno alle 7:40 del mattino. Una scena terribile.


Un gesto estremo di protesta mentre l’entità del Rojava rischia di essere cancellata.

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