Una forma estrema di protesta per la tragedia di un popolo tradito da tutti dopo aver sconfitto il terrorismo.
Tradito dagli Stati Uniti, tradito dalla Russia e anche dall’Europa che alla fine non ha mosso un dito per impedire questa catastrofe umanitaria.
Un curdo-siriano si è dato fuoco a Ginevra davanti a una rappresentanza delle Nazioni Unite.
L’uomo, nato nel 1998 e domiciliato in Germania, si è cosparso di benzina nel cortile dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), tra Rue de Montbrillant e Avenue de France.
I soccorritori sono riusciti a spegnere le fiamme e a tenerlo (si spera) in vita. Il ferito è stato portato in elicottero al Chuv di Losanna, un ospedale specializzato nel trattamento delle vittime di ustioni.
Stando alle testimonianze I residenti hanno sentito grida intorno alle 7:40 del mattino. Una scena terribile.
Un gesto estremo di protesta mentre l’entità del Rojava rischia di essere cancellata.
Syrian Kurd from Germany who set light to himself outside UNHCR in Geneva helicoptered to Geneva University Hospital pic.twitter.com/Gbzr2zB0Ih
— Simon Bradley (@sibradley1) October 23, 2019