Più Europa e meno razzismo: chi è Katharina Schulze la Verde che ha trionfato in Baviera
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Più Europa e meno razzismo: chi è Katharina Schulze la Verde che ha trionfato in Baviera

Alla crisi della Spd e mentre Afd avanza una risposta moderna e di sinistra ha coalizzato i consensi. Un segnale da non sottovalutare

Katharina Schulze
Katharina Schulze
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15 Ottobre 2018 - 12.04


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La sua ricetta è stata di più Europa, vera integrazione dei migranti e, ovviamente, difesa dell’ambiente. Ossia tre temi che l’estrema destra tedesca vede di cattivo occhio come di cattivo occhio sarebbero visti dai fascio populisti di Lega e 5stelle, che odiano l’Europa, i migranti e (per quello che riguarda i grillini) dopo aver firmato un decreto per far pagare con o soldi pubblici le case abusive terremotate a Ischia hanno gettato la maschera perfino sui temi ecologici a loro un tempo tanto cari.
il volto nuovo del partito dei Verdi. Katharina Schulze è la vera vincitrice delle elezioni in Baviera. Giovane, sorridente, dalla retorica travolgente, la capogruppo dei Verdi al Parlamento regionale è una dei due candidati di punta del partito, insieme a Ludwig Hartmann. Schulze ha studiato psicologia e politica e ha imparato come si fa campagna elettorale negli Usa nel 2008, seguendo le prime presidenziali di Barack Obama.
Specializzata in politica interna, porta avanti una posizione anomala per i Verdi: vorrebbe infatti collocare più poliziotti nelle strade, per garantire uno stato di diritto più forte e, al tempo stesso, “meno polizia ai confini bavaresi visto che viviamo in un’Europa unita”. La sua ascesa è stata rapidissima e brillante: in nove anni è passata dall’essere una giovane neo-iscritta nella sezione giovanile dei Verdi nel 2008 a capogruppo del partito nel parlamento del Land nel 2017. 
Per il resto è allineata ai temi tradizionali del suo partito: qualità dell’aria e delle acque, agricoltura sostenibile, pensioni minime garantite. Sul tema della migrazione, molto sentito in Baviera,  il motto di Schulze è che il fenomeno “va guidato e non semplicemente amministrato”, e in particolare gli Ankerzentren, uno specifico tipo di centri di accoglienza per migranti, non sono una soluzione auspicabile perché ostacolano l’integrazione invece di favorirla.
Schulze ha fatto una campagna elettorale a tappeto, senza mancare mai un appuntamento o un’occasione e sempre con un microfono in mano. Presenzialista, la definiscono i media. Un vero talento per la comunicazione, concorda il Circolo degli oratori bavaresi in lingua tedesca (VrdS) che l’ha nominata migliore oratrice delle elezioni bavaresi del 2018.
Della sua vita privata non si sa nulla, solo che non è sposata, non ha figli e non è nata in Baviera, ma a Friburgo, nel Baden-Wuerttemberg. La candidata dei Verdi condivide il suo ruolo insieme al 40enne Ludwig Hartmann: è prassi nella politica del partito avere un doppio candidato di punta. Ma è certamente lei la nuova stella nascente del gruppo

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