Melania non è sola a contestare il marito xenofobo. La politica della ‘zero tolleranza’ inaugurata dall’amministrazione di Donald Trump nei confronti dei migranti che tentano di entrare clandestinamente in America – con tanto di bambini separati dai genitori e rinchiusi in gabbie – ha ricevuto la ferma condanna di tutte e quattro le altre mogli di ex presidenti ancora in vita. Come Michelle Obama, che ha rilanciato il messaggio di Laura Bush, sottolineando che “a volte la realtà trascende il partito”. La moglie dell’ex presidente George W. Bush, in un messaggio due giorni fa, aveva preso chiaramente posizione contro la politica di Donald Trump: “Vivo in uno Stato di confine, apprezzo la necessità di rafforzare e proteggere le nostre frontiere internazionale ma questa politica della tolleranza zero è crudele, immorale e mi spezza il cuore”.
Di “crisi morale e umanitaria” ha parlato anche Hillary Clinton. “Quello che sta succedendo alle famiglie al confine è orribile – ha denunciato la moglie di Bill Clinton – bimbi strappati alle madri, genitori ai quali viene detto che i loro figli sono stati portati a fare il bagno o a giocare solo per capire ore dopo che non torneranno indietro, bambini incarcerati in depositi e, secondo una fonte, tenuti in gabbie”. Non e’ stata meno dura Rosalynn Carter, moglie del 39esimo presidente Jimmy Carter, che in un messaggio ha definito “la pratica e la politica odierna di separare i bambini dai loro genitori ai nostri confini con il Messico scandalosa, una vergogna per il nostro Paese”.
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