I curdo-siriani non si fermano: strappato all'Isis un importante sito petrolifero
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I curdo-siriani non si fermano: strappato all'Isis un importante sito petrolifero

Dopo la conquista di Raqqa conquistato il sito di Al-Omar nella provincia di Deir Ezzor: produceva 30.000 barili di greggio al giorno

Le forze curdo-siriane
Le forze curdo-siriane
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22 Ottobre 2017 - 14.22


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Dopo Raqqa continua la battaglia contro il Califfato o quel che ne resta: l’alleanza arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti ha annunciato oggi di aver strappato ai jihadisti dello Stato islamico il controllo di uno dei principali siti petroliferi della Siria, nell’Est del Paese.
Il sito Al-Omar, nella provincia di Deir Ezzor, produceva 30.000 barili di greggio al giorno prima dell’inizio della guerra, nel 2011, ed era finito sotto il controllo dell’Isis nel 2014. Prima di essere distrutto nell’ottobre del 2015 dai raid della coalizione internazionale guidata da Washington, il sito garantiva ai jihadisti tra 1,7 e 5,1 milioni di dollari al mese (tra 1,5 e 4,6 milioni di euro), stando alle stime della coalizione.
“Le forze democratiche siriane hanno ripreso il controllo di tutto il sito petrolifero Al-Omar, il più grande di tutta la Siria”, si legge in un breve comunicato, in cui si precisa che i combattenti arabo-curdi sono ora a circa tre chilometri di distanza dalle forze del regime di Damasco. L’alleanza arabo-curda e le forze del regime stanno infatti conducendo operazioni distinte contro l’Isis nella provincia di Deir Ezzor, situata lungo il confine orientale siriano con l’Iraq e ricca di giacimenti di gas e petrolio.

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