Ribellione: arresto per Puigdemont se proclamerà l'indipendenza
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Ribellione: arresto per Puigdemont se proclamerà l'indipendenza

La procura generale ha già preparata la denuncia e la richiesta di arresto. Per ribellione la condanna può arrivare a 30 anni

Il governo spagnolo presieduto da Rajoy
Il governo spagnolo presieduto da Rajoy
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21 Ottobre 2017 - 10.16


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Una partita a scacchi, tra minacce e posizionamenti giudiziari. Anche perché, al di là della questione politica, da un punto di vista strettamente legale le autorità catalane stanno violando numerose leggi.
La procura generale dello stato spagnolo ha già pronto il testo della denuncia per “ribellione” che presentera’ contro il President Carles Puigdemont se nei prossimi giorni sara’ dichiarata l’indipendenza della Catalogna, riferisce la stampa di Barcellona. Secondo La Vanguardia la denuncia potrebbe essere accompagnata da una richiesta di arresto per il President. Il codice penale prevede pene fino a 30 anni per questo reato, di cui potrebbero essere accusati anche i ministri catalani.

Re Filippo duro contro l’ipotesi di secessione

Parole molto chiare da parte di un Re non amato nella “repubblicana” Catalogna ma che, da monarca, deve rispettare e far rispettare la Costituzione spagnola.
La Catalogna “è e sarà parte essenziale” della Spagna, le cui “legittime istituzioni democratiche” risolveranno questo “inaccettabile tentativo di secessione” nell’ambito del rispetto della Costituzione. Così il re spagnolo, Felipe VI, a proposito della situazione in Catalogna, nel discorso pronunciato alla cerimonia di consegna dei premi Princesa de Asturias, che si è tenuta nel teatro Campoamor di Oviedo, alla presenza del premier Mariano Rajoy e di diversi rappresentanti dell’Ue.
Presenti al suo discorso le tre massime autorità dell’Ue, cioè il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, quello del Consiglio europeo Donald Tusk e il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che hanno vinto il premio per la Concordia, assegnato all’Ue.
Si è trattato del primo intervento di re Felipe VI dopo il messaggio straordinario alla nazione che pronunciò lo scorso 3 ottobre, due giorni dopo il referendum sull’indipendenza dichiarato illegale dalla Corte costituzionale. Questo nuovo messaggio del monarca giunge alla vigilia dell’applicazione dell’articolo 155 da parte del governo Rajoy.

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