Cara ragazza, dalle tue parti non vanno tanto per il sottile: si muore decapitati e crocifissi per apostasia e reati comuni. Lo Stato condanna a morte giovani che partecipano a manifestazioni anti regime (Ali Mohammed Al Nimr, arrestato e condannato a morte a 17 anni). E le donne, quelle con la minigonna poi, sono un oltraggio al Regno, la culla del wahabismo, l’interpretazione più severa dell’Islam sunnita.
A “incastrarti” c’è il video che tu stessa hai girato e condiviso in rete, video che ti mostra mentre fai una passeggiata all’interno del sito storico di Ushaiqer, a 155 chilometri da Riad.
Il Comitato per la difesa della virtù e la prevenzione del vizio ha avviato una indagine su di te, criminale in minigonna. L’indagine coinvolge “le autorità competenti”, in una provincia, quella di Najd, che rispetta in maniera rigidissima la sharia.
Che coraggio che hai, Khulood. E mentre tu combatti la tua personale e pericolosissima battaglia, in tanti esprimono la loro opinione pigiando i tasti di personal computer.
Ibrahim al-Munayif, scrittore saudita con oltre 41mila follower su Twitter, ha scritto che consentire alle persone di disobbedire alla legge porta al caos.
Un altro scrittore e filosofo, Wael al-Gassim, al contrario, ha detto di essere sconvolto di vedere commenti cosi’ “rabbiosi”: “Pensavo avesse ucciso qualcuno. Mi chiedo come possa avere successo Vision 2030 se verrà arrestata”, ha aggiunto, riferendosi al programma di riforme promosso dall’erede al trono, il 31enne principe Mohammed bin Salman
