Mausoleo di Khomeini: l'Isis ha voluto vilipendere il simbolo più alto dei "nemici" sciiti
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Mausoleo di Khomeini: l'Isis ha voluto vilipendere il simbolo più alto dei "nemici" sciiti

I terroristi dello Stato Islamico hanno volutamente oltraggiato uno dei luoghi più importanti dell'Iran

L'Isis ha voluto oltraggiare gli sciiti attaccando il mausoleo di Khomeini
L'Isis ha voluto oltraggiare gli sciiti attaccando il mausoleo di Khomeini
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7 Giugno 2017 - 10.02


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Due obiettivi non casuali. Anzi. Perché quello che si voleva dimostrare è che è possibile attaccare il cuore del potere sciita. Il mausoleo dell’ayatollah Khomeini, dove è seppellito il ‘padre’ della rivoluzione Islamica, e il Parlamento iraniano, Majlis in farsi, l’organo legislativo ed elettivo del Paese, sono i due luoghi altamente simbolici, presi di mira oggi dai terroristi che hanno seminato panico e rabbia nella Repubblica degli ayatollah.
Il mausoleo di Ruhollah Khomeini, che fu iniziato a costruire subito dopo la morte del leader massimo nel giugno 1989, è simbolo del potere teocratico che ancora domina la Repubblica degli ayatollah e si trova al confine del cimitero cittadino di Behesht-e Zahra, dove sono seppelliti i martiri della guerra Iran -Iraq ed ora anche i combattenti iraniani in Siria.
E’ quasi in campagna, sulla strada dell’aeroporto internazionale ed è connesso alla città dalla metropolitana, con una stazione che si trova all’ingresso del complesso. La struttura – non senza polemiche – si è allargata a dismisura, con una università islamica, negozi, ristoranti, parcheggi ed aree per i pellegrini. Il mausoleo, dove si trovano le tombe di Khomeini, di alcuni suoi familiari e collaboratori, è una sala di preghiera molto ampia. Se nei primi anni della rivoluzione, era meta di incessanti pellegrinaggi, oggi, al di là delle feste religiose, è un luogo piuttosto isolato e poco frequentato nei giorni normali.
Il Parlamento nazionale, o Majlis, simbolo del potere legislativo e popolare si trova invece nel pieno centro della città ed è una struttura moderna, inaugurata nel novembre 2004 in piazza Baharestan, non lontano dalle precedenti sedi. Si tratta di un complesso molto grande, composto da diversi edifici, a cui si accede da cancelli disposti a raggiera. Il cuore del Parlamento e’ l’emiciclo delle sedute plenarie, una sala in cui domina il verde, illuminata da una vetrata che si apre sul soffitto. Qui lavorano i 290 deputati eletti con voto popolare.

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